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bulbo in ghisa che suda acqua..
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bulbo in ghisa che suda acqua..
La superficie della ghisa non e’ mai perfetta. Presenta sempre microcavità (microfessure, micropori) che, riempiti con acqua di mare, sono all’origine del trasudamento in questione. Inutile sperare di eliminare le microcavita’ con la mola. Possono essere profondi anche qualche centimetro. L’unico rimedio e’ la sabbiatura totale della chiglia. Propongo di seguire la seguente procedura:
1) far asciugare la chiglia, asportando le bolle e lavandola ogni giorno con acqua dolce (in modo da eliminare il sale dalle microcavita’), finche non cessano del tutto i trasudamenti.
2) Sabbiatura: importante concordare con chi esegue il lavoro di sabbiare la chiglia nella tarda mattinata di una giornata calda ed asciutta, in modo da avere il tempo per effettuare almeno le prime 2 resinature nel pomeriggio della stessa giornata.
3) Prima mano di fondo epossidico: per impedire che si riforma un microscopico strato di ruggine sulla superficie metallica vergine, applicare immediatamente dopo la sabbiatura, nelle ore piu' calde della giornata (molto prima che cala l'umidita' serale), un fondo epossidico. La resina impiegata deve essere piu’ liquida possibile (ma NON deve essere diluita con solvente) in modo che le microcavita’ nella ghisa la assorbono bene per effetto capillare. La resina va data in abbondanza, e ridata in continuazione per rompere le bolle d’aria che si formano e finche la ghisa non smette di aspirare la resina.
4) Primo strato di stucco epossidico a spessore: non appena la prima mano diventa gommosa ma ancora appiccicosa (pertanto nella stessa giornata), procedere con il primo strato di stucco a spessore, in modo da sigillare subito e definitivamente il metallo con un strato di epossidica sufficientemente spesso.
5) Il giorno dopo si ricomincia lavando la chiglia con acqua dolce (per eliminare il cosiddetto “Amine blush” che, per reazione chimica con l’umidita’ notturna, si e’ formato sulla resina fresca) e carteggiare bene, possibilmente senza sfondare e toccare il metallo sottostante.
6) Resinature successive: seguire le istruzioni del sistema epossidico che si e’ deciso di usare, avendo cura di cominciare ogni mattina con il lavaggio e la carteggiatura per eliminare l’Amine blush. Invece se applicate piu' mani di epossidica durante la stessa giornate, non ocorre carteggiare se lo strato precedente e' ancora in fase di polimerizzazione (si presenta gommoso ed appiccicoso).
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 17-05-2013 22:37 da ASK.)
17-05-2013 22:24
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