24-10-2013, 22:25
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 24-10-2013, 22:27 da Nessuno 38.)
Risposta non esauribile in un post.
Una volta era ottenuta sperimentalmente. Oggi, grazie alle conoscenze acquisite ed all'uso del PC, è determinabile con buona approssimazione in sede di progetto della carena e quindi a tavolino.
Ricostruirla esattamente a posteriori è tempo sprecato.
Per le [u]normali[u] barche a vela il Tq resta infatti inchiodato tra 1,30 e 1,40. L'occhio esperto può valutare il più probabile Tq senza perdere inutilmente tempo con il calcolo.
Ricordo qui che:
> Tq=V fratto radice quadrata LWL con V in nodi e LWL in piedi, da cui Vcritica=Tq x radice quadrata LWL.
> tanto più una carena è insellata tanto minore è il valore Tq e viceversa.
Le carene S.O. sono tutte poco insellate, dal che deriva un Tq quasi sempre 1,40 circa.
Una volta era ottenuta sperimentalmente. Oggi, grazie alle conoscenze acquisite ed all'uso del PC, è determinabile con buona approssimazione in sede di progetto della carena e quindi a tavolino.
Ricostruirla esattamente a posteriori è tempo sprecato.
Per le [u]normali[u] barche a vela il Tq resta infatti inchiodato tra 1,30 e 1,40. L'occhio esperto può valutare il più probabile Tq senza perdere inutilmente tempo con il calcolo.
Ricordo qui che:
> Tq=V fratto radice quadrata LWL con V in nodi e LWL in piedi, da cui Vcritica=Tq x radice quadrata LWL.
> tanto più una carena è insellata tanto minore è il valore Tq e viceversa.
Le carene S.O. sono tutte poco insellate, dal che deriva un Tq quasi sempre 1,40 circa.
