Quello che ho fatto era un esempio numerico per capirci meglio, sono numeri verosimili ma inventati.
Cerco di ricapitolare anche per chi legge, correggimi se sbaglio:
Ogni accoppiata albero-barca ha un proprio rapporto tra le tensioni di alte medie e basse che consente all'albero di rimanere dritto e che è la prima cosa da trovare.
Le zeppe vanno messe in modo da bloccare l'albero a livello della mastra una volta regolate le sartie senza forzarlo.
A questo punto, se il velaio ha fatto un buon lavoro, la randa si sposa bene con il bend longitudinale risultante.
Fin qui siamo d'accordo?
Ti faccio allora una domanda:
Immaginiamo di conoscere il giusto rapporto fra le sartie, esisteranno infiniti tris che soddisfano quel rapporto, volendolo definire partendo dalla tensione delle alte, come decido qual è la giusta tensione di queste?
L'idea che mi sono fatto è che devono essere abbastanza cazzate da non andare in bando sottovento, e da non far fare troppa catenaria allo strallo, ma che ogni ulteriore tensione sia inutile e dannosa.
In conclusione l'ideale sarebbe che il velaio misurasse il giro d'albero dopo che sono state tensionate al punto giusto, nell'ordine le alte, poi di conseguenza le diagonali mantenendo sempre il giusto rapporto e dopo che è stata bloccata la mastra.
In questo modo teoricamente parlando, avremmo una randa che si sposa perfettamente ad una regolazione d'albero ottimale

Il tutto nella regolazione base immagino.