(10-05-2014 23:47)rob Ha scritto: Se la barca è orizzontale, una bella lunghezza (tipo 2x la lunghezza della barca) di tubicino di plastica trasparente riempito quasi tutto d'acqua: si appiccica un'estremità a prua tenendo il livello dell'acqua in corrispondenza di dove il diritto di prua deve incrociare il piano di galleggiamento, poi si scorre con l'altra estremità mobile del tubo tutto lungo lo scafo, facendo dei segnetti ogni tot cm dove arriva l'acqua.
Bisogna solo stare attenti a tenere l'estremità "mobile" del tubo abbastanza alta, altrimenti l'acqua esce e tocca ricominciare.
Con lo stesso sistema si puo' anche avere un'idea dell'orizzontalità della barca: si prende un disegno di origine, si misura la differenza di livello fra per esempio musone e angolo dello specchio id poppa, con il tubo a vasi comunicanti si puo' misurare subito la differenza esistente ed eventualmente correggere la linea tracciata in precedenza.
bv
Finalmente uno che sa di cosa si parla!
...era proprio quello che avevo cercato di spiegare fin dall'inizio ma si vede che non sono stato chiaro: livella ad acqua! Probabilmente l'ha inventata Noè qualche anno fa mentre Archimede l'ha spiegata ai muratori che l'hanno usata per secoli per fare i pavimenti fino a quando, recentemente, qualcun altro ha inventato la livella laser.
Se andate ad uno "smorzo", vi comprate i due provettoni terminali graduati a pochissimi euro: rendono l'operazione più semplice.
Dopodiché uno può pensarle tutte: teodolite, piattaforma inerziale, fresa cnc, vasca da bagno, mitragliatrice e - perché no? - pure GPS in 3D
Insisto sul fatto che elastici e similari seguono la geodetica sulla superficie della carena che NON corrisponde alla linea di galleggiamento se non in casi particolari.
Daniele