RE: Costruzione cat 18 piedi.
Zanzero
Ok, diamo per buoni i tuoi calcoli anche perché, se mantieni fermo il proposito di usare la poliestere, non ha molto senso approfondire oltre (ancorché per stuccatura intendessi la rasatura finale di preparazione del fondo prima di verniciarlo).
La mia “opppinione” partiva dalla premessa che se con la poliestere il rapporto resina/tessuto fosse stato 2:1 o superiore, allora il risparmio rispetto all’epoxi sarebbe stato minimale (una quarantina di € se i tuoi calcoli sono esatti), ovvero una maggiore spesa ampiamente giustificata dal risparmio di peso e dalla migliore qualità (inclusa robustezza) del risultato finale.
Mi interessa invece la soluzione senza derive, che condivido pienamente tenuto conto delle tue esigenze e dell’obiettivo che ti sei dato.
Non riesci ad inserire qualche disegno del progetto?
Guardando le foto delle sezioni che costituiranno lo scalo, mi sembrano quelle di un classico catamarano con derive, ovvero linee di carena rotonde e larghe, quindi mirate ad ottimizzare le capacità evolutive e a ridurre la superficie bagnata (quindi minimizzando la resistenza di attrito).
Questo però determinerà scarso pescaggio, con necessità quindi di avere le derive.
I catamarani senza derive hanno sezioni abbastanza diverse con una specie di pinna o skeg nella zona poppiera (v. ad es. Dart 16 e 18, NACRA 460, 500, 570, Hobie Max, T2 e Getway, tanto per citarne qualcuno), rendendo però quasi obbligatorio l’uso del fiocco, altrimenti virare sarà piuttosto difficile.
ITA
Grazie del chiarimento, ma io mi riferivo soprattutto a scafi con sezioni tradizionali e di lunghezza assai inferiore a quelle del classe A (diciamo intorno ai 12 piedi) nei quali, navigando su uno scafo solo, il volume dell’opera viva diventerebbe predominante rispetto a quello dell’opera morta se vogliamo mantenere buoni coefficienti di finezza ed evitare murate di altezza tipo transatlantico.
Comunque mi sei stato utile lo stesso, perché pensavo che i volumi del Classe A fossero inferiori a 400 lt, mentre questa sovrabbondanza (che ovviamente ha il suo peso e il suo costo) potrebbe essere connessa proprio alla problematica che mi interessa (da rapportare poi su scala ridotta).
Per quanto riguarda la questione degli scafi pieni, ovviamente il mio suggerimento era rivolto a Zenzero che non si è posto i limiti del Classe A riguardo alle specifiche del peso.
Comunque sono d’accordo che sagomare il foam non è lavoro da poco, non tanto perché duro o faticoso, ma perché richiede molta attenzione e precisione.
In ogni caso il “fairing” non si eviterà con il sistema costruttivo scelto da Zanzero sul modello Lindahl.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-08-2014 18:18 da opinionista velico.)
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