02-11-2014, 16:46
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..Metti un vecchio zinco nel filtro dell'acqua di mare,...
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Mettere un pezzo di zinco a caso non collegato elettricamente alle parti da proteggere non serve a niente, l'anodo sacrificale deve essere collegato alla massa da proteggere, non deve essere troppo lontano dalle superfici a rischio di corrosione e in particolare se queste sono anfratti ristretti (canalizzazioni del circuito di raffreddamento interne al motore) ne deve essere previsto il corretto montaggio (il campo elettrico protettivo cala velocemente con la distanza all'interno delle cavita').
Generalmente la protezione delle parti immerse si ottiene con anodi in zinco (o magnesio in acqua dolce) posti a cavallo dell'asse dell'elica o sul piede in caso di S-Drive e in testa all'elica, per le parti interne si puo' solo verificare che il produttore abbia previsto gli anodi in prossimita' delle zone (varie) in cui si ha il contatto fra metalli diversi (un esempio e' lo scambiatore di calore solitamente con corpo in ghisa e tubature in rame o sue leghe) e provvedere alla periodica sostituzione per mantenerne la funzione.
..Metti un vecchio zinco nel filtro dell'acqua di mare,...
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Mettere un pezzo di zinco a caso non collegato elettricamente alle parti da proteggere non serve a niente, l'anodo sacrificale deve essere collegato alla massa da proteggere, non deve essere troppo lontano dalle superfici a rischio di corrosione e in particolare se queste sono anfratti ristretti (canalizzazioni del circuito di raffreddamento interne al motore) ne deve essere previsto il corretto montaggio (il campo elettrico protettivo cala velocemente con la distanza all'interno delle cavita').
Generalmente la protezione delle parti immerse si ottiene con anodi in zinco (o magnesio in acqua dolce) posti a cavallo dell'asse dell'elica o sul piede in caso di S-Drive e in testa all'elica, per le parti interne si puo' solo verificare che il produttore abbia previsto gli anodi in prossimita' delle zone (varie) in cui si ha il contatto fra metalli diversi (un esempio e' lo scambiatore di calore solitamente con corpo in ghisa e tubature in rame o sue leghe) e provvedere alla periodica sostituzione per mantenerne la funzione.
