26-01-2015, 23:50
io mi regolo gli alberi col banzigo da una 15na di anni, e' il modo piu preciso ed efficiente che esista. si fa con una drizza di prua, cosi si evita di dover scavalcare il boma.
la differenza di centratura se si usa una drizza non in asse e' di un paio di cm, meglio se centrata ma stiamo parlando di una misura che in termnini di arridatoio vale meno di un quarto di giro, e sono pochi gli arridatoi che sopportano tanta precisione nel bloccaggio, in genere vanno di mezzo giro in mezzo giro.(la precisione e' la conoscienza delle approssimazioni)
messo in centro il punto da cui esce la drizza di prua si mette in forza la drizza randa, che sia parallela all' uscita (se fuori centro ci si sposta di altrattanto sulla trozza, e si verifica che sia parallela al solco dei canestrelli o della rotaia ( a trovarne montate con precisione) da poppa con tutto lasco. se non e' dritto puo dipendere da tanti fattori, mastra (o trasto, per me e' corretto il modo di chiamarlo di bullo) dal piede che non poggia in modo corretto e perfino da drizze rimaste in tensione.. o peggio da collassamenti locali dell' albero, una volta dritto si regolano le diagonali, prima si appuntano e poi si stringono ad un giro per volta destra sinistra... sarebbe bene almeno una volta misurarla tutta la barca, compreso il triangolo landa dello strallo lande delle sartie, e' pieno di gente che ritiene la propria barca un elemento molto rigido.. durante la regolazione la prua si sposta di svariati mm e che dire della misura tra landa e prigioniero della chiglia o prua poppa quando si cazza il belin.. sono centimetri.
quando si mette una mano sul belin che vibra si fa la stessa cosa che si fa col dito sulla corda di una una chitarra, si accorcia la lunghezza della corda e se ne aumenta la frequenza di risonanza,e' assolutamente sbagliato pensare che se ne aumenti la massa e relativo periodo, tuttavia quello che e' importante capire e' che le basse frequenze dissipano meno energia di quelle alte, vale pure per le frequenze radio (le basse vanno piu lontane)
la differenza di centratura se si usa una drizza non in asse e' di un paio di cm, meglio se centrata ma stiamo parlando di una misura che in termnini di arridatoio vale meno di un quarto di giro, e sono pochi gli arridatoi che sopportano tanta precisione nel bloccaggio, in genere vanno di mezzo giro in mezzo giro.(la precisione e' la conoscienza delle approssimazioni)
messo in centro il punto da cui esce la drizza di prua si mette in forza la drizza randa, che sia parallela all' uscita (se fuori centro ci si sposta di altrattanto sulla trozza, e si verifica che sia parallela al solco dei canestrelli o della rotaia ( a trovarne montate con precisione) da poppa con tutto lasco. se non e' dritto puo dipendere da tanti fattori, mastra (o trasto, per me e' corretto il modo di chiamarlo di bullo) dal piede che non poggia in modo corretto e perfino da drizze rimaste in tensione.. o peggio da collassamenti locali dell' albero, una volta dritto si regolano le diagonali, prima si appuntano e poi si stringono ad un giro per volta destra sinistra... sarebbe bene almeno una volta misurarla tutta la barca, compreso il triangolo landa dello strallo lande delle sartie, e' pieno di gente che ritiene la propria barca un elemento molto rigido.. durante la regolazione la prua si sposta di svariati mm e che dire della misura tra landa e prigioniero della chiglia o prua poppa quando si cazza il belin.. sono centimetri.
quando si mette una mano sul belin che vibra si fa la stessa cosa che si fa col dito sulla corda di una una chitarra, si accorcia la lunghezza della corda e se ne aumenta la frequenza di risonanza,e' assolutamente sbagliato pensare che se ne aumenti la massa e relativo periodo, tuttavia quello che e' importante capire e' che le basse frequenze dissipano meno energia di quelle alte, vale pure per le frequenze radio (le basse vanno piu lontane)
amare le donne, dolce il caffe.
