Lupo Grigio
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RE: Quesito "idraulico"
Devo essermi rincoglionito io: non capisco la domanda, oppure mi sfugge qualcosa che agli altri è invece evidente...
Se ho bisogno di 10 l/min, non basta guardare quanta acqua passa per una sezione diametro 14 mm: devo anche vedere quanto sono sotto al livello libero dell'acqua (cioè a che pressione idrostatica si trova quella presa a mare, e quindi quel "buco") e a che altezza devo poi portare il tubo attaccato a quella presa a mare. Nel caso limite che l'altezza fosse pari al livello libero dell'acqua all'esterno dello scafo, da quel buco non passa neanche una goccia, anche se la valvola è aperta e la fine-tubo è libera.
Se il wc ha bisogno di acqua in pressione per il risciacquo, gliela devo portare in pressione (a meno che non mi trovi ben al di sotto del livello libero dell'acqua all'esterno dello scafo, ma di che barca parliamo?): non è che lasciando aperto il "buco" posso ottenere una pressione superiore a quella idrostatica (ad es.: un metro sotto al pelo libero, ho 1/10 di bar, che è poco; 30 cm sotto, ho 1/30 di bar, che è moooolto poco). Se il bordo superiore della tazza (più o meno dove viene immessa l'acqua per il risciacquo) è sopra al livello dell'acqua del mare, senza pompa non passa proprio niente.
La questione delle elettrovalvole è indifferente: se si tratta (come sarebbe ovvio per un'applicazione di questo genere) di una elettrovalvola "normalmente chiusa" questo vuol dire che l'otturatore della valvola è tenuto chiuso da una molla e viene aperto da un magnete solo quando questo è eccitato. La pressione esterna dell'acqua non modifica (se non minimamente) il comportamento dell'elettrovalvola.
Il caso del motore è diverso, perché il motore trascina una pompa di raffreddamento che aspira acqua di mare e la manda in circolo in pressione, appunto.
Cosa mi è sfuggito?
LG
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14-03-2015 14:00 |
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