(23-06-2015 15:02)simone71 Ha scritto: Citazione:l'unico pericolo a cui si potrebbe incorrere potrebbe essere quello della sovra distensione polmonare MA SOLO SE, in fase di risalita veloce, si trattiene l'aria respirata dall'erogatore, nei polmoni.
questo e verissimo, ma cerchiamo di rimanere nei limiti dell'applicazione: fare pulizia della carena ad una profondità massima di tre/quattro metri (io ho un 38 piedi e pesca 1,80m). La pressione in acqua sale di un bar ogni dieci metri; questo vuol dire che in superficie si respira aria ad 1 bar, a dieci metri aria a 2 bar. Ne consegue che a due metri (profondità alla quale la maggior parte di noi dovrebbe scendere per pulire il bulbo) si respira aria a 1,2 bar. anche risalendo a pallone da quella profondità non ci sono problemi. discorso diverso è se si parte da sotto i tre metri, nel qual caso è sufficiente riemergere espirando. tutto ciò , ribadisco, si può applicare alle profondità prima dichiarate. parola di sub 
Ti assicuro che per la sovradistensione polmonare i metri più pericolosi sono proprio quelli più vicini alla superficie, per la ben nota legge di Boyle: P*V=K.
Detto in maniera più semplice, le variazioni di volume che avvengono nei primi metri d'acqua sono più incisive di quelle che avvengono in profondità a parità di variazione della pressione. Se sei sub, avrai notato che la necessità di compensare le orecchie è molto più fastidiosa e frequente nei primi metri, poi, in profondità, lo si fa sempre di meno. Questo perchè il volume d'aria dell'orecchio medio riceve le maggiori sollecitazioni proprio in quei metri.
In risalita la cosa è analoga e contraria: il volume dei polmoni tenderebbe ad espandersi molto di più tra -3 e -1 che non tra -20 e -18 (a parità di delta P).
Parola di sub con esperienza.