RE: Ammainare la randa convento in poppa
secondo me ,come in tutte le cose,ed in barca in modo particolare, non esiste un sistema solo di fare le cose e soprattuto no esiste la verita', la stessa manovra fatta con equipaggio di gorilla al lago è completamente diversa dalla manovra che fai se attraversi con la tua mogliettina, tranquilli e paciosi godendoti i le albe e i tramonti degli Alisei tentando di non rompere niente o quasi
Negli anni di grazia,quando l'aliseo è stabile e magari anche ''rinforzato,, onda lunga e grossa,la randa io non la terzorolo neanche ,se ne sta proprio a nanna,uso,murata sul bompresso, una vela frullata con cavo antitrsione tangonata con il boma e il genoa tangonato,nel caso di groppo forte,quasi sempre di notte ,in un secondo ho chiuso la vela frullata ,do 30 gradi al pilota,sempre in modalita vento,strambo e sulle nuove mura riduco il genoa il necessario per far passare il merdone al lasco con solo il genoa ridotto alla bisogna
Con questa andatura da ''catetere,, in 2,abbiamo impiegato 19 gg da gran canaria a st lucia senza il minimo sbattimento,con altre barche piu' grosse e con equipaggi completi ho impiegato 17 gg spaccando spy,e tangoni.
Spero che il ''catetere rig,,con tutti i suoi limiti e difetti, funzioni bene anche sulla nuova barca , se cosi ' non fosse dovro' cercare una nouva suluzione x le vele di prua e cmq ho la certezza che oltre i 15 kn alle portanti in oceano la mia randa sta a riposo
La storia cambia completamente se sei imbarcato su una barca non tua dove l armatore gasato vuole tirare come un pazzo e allora ''la randa non si riduce ma si cuce''ma questo non è il mio mondo .
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