26-01-2009, 01:32
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 26-01-2009, 03:56 da Blu.)
Il fatto che la teoria dell'effetto venturi sia in discussione non è cosa nuova ne campata in aria.
Cheret, citato da Einstein e autore di un bellissimo libro edito da Mursia( Le Vele ), l'ha messa in discussione ed ha fatto alcuni esperimenti ed osservazioni in merito. Lo fa in modo scientifico, non solo nel metoodo, ma anche nell'esposizione. Non ci dice che la teoria dell'effetto venturi è una ., si limita a dire che le cose non gli Piccoletto che sono da rimettere in discussione.
Viene citato un esempio, frutto di osservazione.
Se ci mettiamo a prua, nel canale fiocco randa, percepiamo che il flusso è molto meno forte, come rallentato. Infatti, quando prepariamo il cambio di fiocco la vela che si adagia in coperta non svolazza. Al contrario, quando ammainiamo il fiocco che è a riva percepiamo un aumento di intensità del flusso che fa anche gonfiare il fiocco in fase pre-issata.
La differenza è percepibile anche andando a prua quando navighiamo con una sola vela (fiocco randa che sia) rispetto a quando si naviga con randa e fiocco. Pensateci, è vero.
Sembrerebbe quindi che nel canale più che un'accelerazione, al contrario, si crei un rallentamento, quasi un arresto.
L'aria tende a non passare al centro nel canale e, bloccata, tende ad essere deviata ec accelerata sull'estradosso.
L'accelerazione si ha di conesguenza sul bordo di uscita del fiocco.
Questo fenomeno se opportunamente sfruttato consente di tenere un bordo di entrata del fiocco più grasso (potente) a parità di angolo-velocità per un effetto di ipersostentmento creato dalla interazione tra fiocco e randa. (Principio dei flap canard dell'aereo: aumenta/viene conservata la portanza pur in riduzione della velocità).
Gli esperimenti di Gentry vanno in questa direzione e sono utili, vedi tabelle sopra, a capire l'interazione fiocco - randa e viceversa.
Il presupposto di partenza rimane l'osservazione che le due vele interagiscono tra loro.
Circa l'effetto venturi Cheret ci dice: 'provate a tenere due fogli distanti 5 cm e a soffiarci all'interno tra i due. Cosa succede ? I fogli tendono ad avvicinarsi !' (Bernulli???) Le vele no. Quindi non c'è accelerazione.
Se tra randa e fiocco ci fosse un effetto Venturi accadrebbe probabilmente la stessa cosa, il contrario di ciò che si osserva.
(ho corretto: non flap ma canard)
Cheret, citato da Einstein e autore di un bellissimo libro edito da Mursia( Le Vele ), l'ha messa in discussione ed ha fatto alcuni esperimenti ed osservazioni in merito. Lo fa in modo scientifico, non solo nel metoodo, ma anche nell'esposizione. Non ci dice che la teoria dell'effetto venturi è una ., si limita a dire che le cose non gli Piccoletto che sono da rimettere in discussione.
Viene citato un esempio, frutto di osservazione.
Se ci mettiamo a prua, nel canale fiocco randa, percepiamo che il flusso è molto meno forte, come rallentato. Infatti, quando prepariamo il cambio di fiocco la vela che si adagia in coperta non svolazza. Al contrario, quando ammainiamo il fiocco che è a riva percepiamo un aumento di intensità del flusso che fa anche gonfiare il fiocco in fase pre-issata.
La differenza è percepibile anche andando a prua quando navighiamo con una sola vela (fiocco randa che sia) rispetto a quando si naviga con randa e fiocco. Pensateci, è vero.
Sembrerebbe quindi che nel canale più che un'accelerazione, al contrario, si crei un rallentamento, quasi un arresto.
L'aria tende a non passare al centro nel canale e, bloccata, tende ad essere deviata ec accelerata sull'estradosso.
L'accelerazione si ha di conesguenza sul bordo di uscita del fiocco.
Questo fenomeno se opportunamente sfruttato consente di tenere un bordo di entrata del fiocco più grasso (potente) a parità di angolo-velocità per un effetto di ipersostentmento creato dalla interazione tra fiocco e randa. (Principio dei flap canard dell'aereo: aumenta/viene conservata la portanza pur in riduzione della velocità).
Gli esperimenti di Gentry vanno in questa direzione e sono utili, vedi tabelle sopra, a capire l'interazione fiocco - randa e viceversa.
Il presupposto di partenza rimane l'osservazione che le due vele interagiscono tra loro.
Circa l'effetto venturi Cheret ci dice: 'provate a tenere due fogli distanti 5 cm e a soffiarci all'interno tra i due. Cosa succede ? I fogli tendono ad avvicinarsi !' (Bernulli???) Le vele no. Quindi non c'è accelerazione.
Se tra randa e fiocco ci fosse un effetto Venturi accadrebbe probabilmente la stessa cosa, il contrario di ciò che si osserva.
(ho corretto: non flap ma canard)
