26-01-2009, 17:33
Anch'io ho letto quel libro e ne consiglio a tutti la lettura. ( per chi ha il mulo si può anche trovare sulla rete )
Nel momento in cui ho messo piede su una barca a vela ( non molto tempo fa ) mi è stata data subito la spiegazione ; l'effetto Venturi... ecc.
Non mi ha convinto per niente ! Per cui quando ho letto quel libro ho quasi tirato un sospiro.
Forse, venendo come altri dal wind surf, faccio fatica a prendere per vero tutto ciò che mi si dice sulle vele di una barca.
Ad es. nel wind surf tu hai in mano una vela che tieni esclusivamente a bada con un trapezio, quindi se questa non è regolata più che bene fai una fatica esagerata, non bolini, qualsiasi raffica ti catapulta in acqua ecc.
Tornando a Venturi, come qualcuno ha già accennato, se questo fosse l'effetto prevalente tra le due vele non si protrebbe capire la forma del genoa e quella della randa.Con un flusso accellerato che passa tra le due, le stesse tenderebbero ad appiattirsi schiacciandosi l'uno sull'altra. ( Vedi l'esempio dei due foglietti di carta )
Soprattutto, perchè un flusso d'aria, se ha la possibilità di stare libero, dovrebbe incanalarsi proprio li ?
Per altro, come tutti possono notare, i progetti di barche più recenti spesso evitano la sovrapposizione delle vele.
Chi sarebbe pronto a rinunciare a mezzo nodo o comunque ad avere un piano velico meno efficiente solo per virare più comodo ?!
Qualcuno di voi oltre ad avere una barca ( io no ! ) avrà anche uno misuratore portatile che misura i nodi di vento ?
Be se avete voglia ... misurate in andatura che succece tra queste due vele.
Magari nell' intradosso e nell'estradosso ( mi sembra si chiamino così )del genoa edella randa in diversi punti e chiaramente all'altezza dell'albero nel famoso canale.
Sono proprio curioso !!
Nel momento in cui ho messo piede su una barca a vela ( non molto tempo fa ) mi è stata data subito la spiegazione ; l'effetto Venturi... ecc.
Non mi ha convinto per niente ! Per cui quando ho letto quel libro ho quasi tirato un sospiro.
Forse, venendo come altri dal wind surf, faccio fatica a prendere per vero tutto ciò che mi si dice sulle vele di una barca.
Ad es. nel wind surf tu hai in mano una vela che tieni esclusivamente a bada con un trapezio, quindi se questa non è regolata più che bene fai una fatica esagerata, non bolini, qualsiasi raffica ti catapulta in acqua ecc.
Tornando a Venturi, come qualcuno ha già accennato, se questo fosse l'effetto prevalente tra le due vele non si protrebbe capire la forma del genoa e quella della randa.Con un flusso accellerato che passa tra le due, le stesse tenderebbero ad appiattirsi schiacciandosi l'uno sull'altra. ( Vedi l'esempio dei due foglietti di carta )
Soprattutto, perchè un flusso d'aria, se ha la possibilità di stare libero, dovrebbe incanalarsi proprio li ?
Per altro, come tutti possono notare, i progetti di barche più recenti spesso evitano la sovrapposizione delle vele.
Chi sarebbe pronto a rinunciare a mezzo nodo o comunque ad avere un piano velico meno efficiente solo per virare più comodo ?!
Qualcuno di voi oltre ad avere una barca ( io no ! ) avrà anche uno misuratore portatile che misura i nodi di vento ?
Be se avete voglia ... misurate in andatura che succece tra queste due vele.
Magari nell' intradosso e nell'estradosso ( mi sembra si chiamino così )del genoa edella randa in diversi punti e chiaramente all'altezza dell'albero nel famoso canale.
Sono proprio curioso !!
Quando ti entra nelle vene, non puoi più farne a meno Sir Peter Blake
N.B.J.S. Erik Aanderaa Chi è in mare naviga, chi è a terra giudica
N.B.J.S. Erik Aanderaa Chi è in mare naviga, chi è a terra giudica
