Caro Moleskine e caro Mario grazie.
Per quanto riguarda la 'piegatura delle tavole ' ho fatto un piccolo ritocco ad una foto.
Lo staccamento dai madieri prevede, perdonatemi la banalità del ragionamento, un allontanamento del fasciame dal madiere stesso. Quindi devo riportare il fasciame a toccare con il madiere. Da qui la mia barbara riflessione di 'piegare un paio di tavole del fasciame' (tra l'altro, come si realizza 'una camera a vapore'). Non solo, caro Moleskine, ma tu mi poni una domanda molto importante: capire il motivo del distaccamento. Non credo di avere un occhio così clinico per fare una diagnosi accettabile. Esiste un metodo o un procedimento da seguir?
Comunque, ecco la foto.
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Mi farebbe piacere confrontarmi con te, caro Moleskine. Non posso pagarti un viaggio, mi spiace, ma il piacere di un paio di cene sarebbe garantito. Qualora il destino ti portasse a Berlino (spero per te che il 'destino' abbia la cortesia di farlo in estate!!) sarei veramente lieto di fare la tua conoscenza!
Per quanto riguarda le foto che generosamente mi offre Mario, sarei ben lieto, se il tuo amico di Milano e d'accordo, di poterle vedere e confrontare. Grazie.
Non vorrei creare un dibattito tagliente ma la domanda che ancora mi rimane è come risolvere il distaccamento del fasciame dai madieri (risposte: madieri nuovi con la nuova sagomatura; raddrizzamento del fasciame, resine epossidiche, oppure lascio tutto come sta). In verità, la risposta che a pelle mi piace di più è riuscire a portare a toccare le assi del fasciame ai madieri senza distruggere lo scafo. Ma come?
Grazie per la vostra pazienza. M.