27-11-2015, 10:08
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 27-11-2015, 10:11 da IanSolo.)
Nelle osservazioni che feci piu' sopra ho scordato una precisazione: il salto termico massimo che ho citato e' quello tipico delle celle piu' comuni (ed economiche), esistono celle (ben piu' costose) che presentano caratteristica di salto termico massimo anche di molto superiore (anche 70-80 gradi in singolo stadio) ma va considerato che fondamentale per questo tipo di applicazione e' piuttosto la "Capacita' Endotermica" del sistema ossia la capacita' di trasportare calore da una faccia all'altra della piastra refrigerante.
Tale capacita' non puo' superare (in Watt) la potenza immessa nel sistema per ragioni legate al principio di funzionamento e, in pratica, sara' inferiore causa le perdite intrinseche in ogni sistema reale, il rendimento (C.O.P.) della cella sara' quindi sempre inferiore a 1 a differenza del sistema a compressore che, sfruttando il calore latente di evaporazione, in sistemi abbastanza grandi dimostra un rendimento apparente anche sostanzialmente superiore a 1 (tralascio spiegazioni rinviando chi vuole a indagare sulle "pompe di calore").
I due sistemi hanno certamente un punto di incrocio nelle curve di efficienza verso potenza installata poiche' gli attriti meccanici e altri fattori inducono nel sistema a compressore perdite percentualmente tanto piu' significative quanto piu' e' piccolo mentre la resa rimane costante nel sistema basato su celle Peltier, per avere una risposta sulla validita' di quanto si discute andrebbe proprio identificato quel punto di inversione della convenienza energetica fra i due sistemi (tutto detto trascurando il fattore costi).
Tale capacita' non puo' superare (in Watt) la potenza immessa nel sistema per ragioni legate al principio di funzionamento e, in pratica, sara' inferiore causa le perdite intrinseche in ogni sistema reale, il rendimento (C.O.P.) della cella sara' quindi sempre inferiore a 1 a differenza del sistema a compressore che, sfruttando il calore latente di evaporazione, in sistemi abbastanza grandi dimostra un rendimento apparente anche sostanzialmente superiore a 1 (tralascio spiegazioni rinviando chi vuole a indagare sulle "pompe di calore").
I due sistemi hanno certamente un punto di incrocio nelle curve di efficienza verso potenza installata poiche' gli attriti meccanici e altri fattori inducono nel sistema a compressore perdite percentualmente tanto piu' significative quanto piu' e' piccolo mentre la resa rimane costante nel sistema basato su celle Peltier, per avere una risposta sulla validita' di quanto si discute andrebbe proprio identificato quel punto di inversione della convenienza energetica fra i due sistemi (tutto detto trascurando il fattore costi).
