19-02-2016, 21:57
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-02-2016, 21:58 da einstein.)
Vedo che la corrente di pensiero dominante, anche con mare formato, è sempre quella di scarrellare sottovento con randa magra ben cazzata, dopo aver ben cazzato anche il genoa e portato carrello indietro. Se questa può essere una buona regolazione per vento sostenuto e mare poco formato (quindi con albero pressoché fermo), non la vedo molto indicata in presenza di onda e relativo beccheggio; in queste condizioni
è necessaria una regolazione attenta nella parte bassa delle vele, quella che risente meno della forte variazione del vento apparente dovuta all'effetto pendolo dell'albero nella parte alta.
Ecco quindi che ci viene in soccorso un buon svergolamento anche sulla randa, che si sposerà anche con quello del genoa.
ciao
è necessaria una regolazione attenta nella parte bassa delle vele, quella che risente meno della forte variazione del vento apparente dovuta all'effetto pendolo dell'albero nella parte alta.
Ecco quindi che ci viene in soccorso un buon svergolamento anche sulla randa, che si sposerà anche con quello del genoa.
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
