(21-03-2016 00:25)corto-armitage Ha scritto: (18-03-2016 19:34)Zerbinati Davide Ha scritto: In realtà dipende da che ipo di osmosi e bolle avetet, quindi se avete una superficie messa male, fate prima a far sabbiare, averete una superficie migliore, il marcio il sabbiatore lo toglie (Se è il suo mestiere), si scaiuga prima e ci lavorate meglio.
Se invece avete 3 bolliccine sottopelle, potete pelare, ma l'acquisto del gelplanner è antieconomico per un solo lavoro. Altre pialle non funzionano benissimo. Se volete scartavetrare , buona fortuna, tanti dischi, ma si fa.
Ripeto non è che non vogliamo sabbiare è che è molto difficile trovare un cantiere che ti fa fare i lavori. Quello che abbiamo trovato non fa portare un professionista dall'esterno per cui anche se individuiamo un bravo sabbiatore non risolviamo. La ditta che suggerisce il proprietario usa un sistema di sabbiatura ad aria di cui non so se fidarmi e ti chiede di dirgli in precedenza fino a che strato arrivare, mentre io mi aspetterei che lo decidesse il sabbiatore secondo la sua esperienza.
La barca è messa male, una area è delaminata per cui abbiamo tolto uno strato di mat non strutturale solo tirando e ha bolle grosse qua e là. Però anche lì un paio di persone hanno guardato la parte tolta e suggerito che sia una riparazione fatta male.
Altra indecisione è se rattoppare questa area e le bolle che abbiamo aperto con l'epossidica farci l'estate e poi fare il lavoro a settembre una volta risolti questi dubbi. Il timore è che la osmosi avanzi parecchio, ma un paio di gente che ci lavora ha detto che è un processo lento e che quindi avanza un po' ma non pregiudica niente.
Insomma siamo molto indecisi.
Premesso che la sabbiatura è il miglior intervento, oltre a strumenti professionali occorre impiegare sabbia silicea di granolumetria adeguata: ne troppo fine ne troppo grossa. Sabbiando le parti ammalorate più fatiscenti si dissolvono rapidamente mentre quelle sane, più resistenti subiscono solo un'incisione superficiale. Con platorelli, pialle ecc togli anche del sano creando un danno. Strano che il sabbiatore ti abbia chiesto fino a che strato vuoi arrivare, a meno che non sia già tutto delaminato e allora meglio sotterrare la barca in giardino; sabbiando le parti sane offrono una notevole resistenza e non è che puoi rimuovere il tutto. Quanto al ripristino, a scafo privo di umidità, per i crateri più piccoli bagnare con epossidrica impregnando mat o stoia riportate a fibre dalla sabbiatura, quando la resina tira, stucco epossidrico. Per quelli più grandi valutare la possibilità di stratificare, creando un adeguato appoggio smussato sulla parte sana.
L'osmosi è un processo fisico chimico attraverso il quale due liquidi a diversa concentrazione, tendono a livellarsi. Nel caso fra gli strati di vetroresina sono rimaste delle sostanze, stirolo, acetone, altro a elevata concentrazione; attraverso il gelcoat-vetroresina che sono semipermeabili il liquido esterno (acqua) a minor concentrazione tende a passare all'interno per portare quella soluzione alla medesima concentrazione. Si crea così all'interno dello strato una pressione che può arrivare fino a 10 ats portando alla formazione di una bolla che è destinata a rompersi. Il processo è molto lento ed avviene ovviamente solo con barca in acqua.
BV