Leggendo i vari test comparativi sulle eliche, ho notato diverse incongruenze/stranezze:
Yachting Monthly non parla di diametri e passi impiegati nel loro test per le varie eliche, e infatti alla fine si legge un appunto dove si precisa che Gori lamenta l'impiego di un diametro da 15, troppo piccolo, e in un altro test infatti è stata impiegata su una barca simile con diametro da 16.5 dando risultati nettamente superiori. Quindi per me questa nota rivista è di parte, non puoi fare test così minuziosi omettendo i parametri di ogni singola elica!!!
Mi vado a trovare quindi il test che citava Gori (
http://www.google.it/url?sa=t&source=web...z8VxvWWQw)
e noto che qui i dati sono davvero completi (passo, diametro, giri motore), ma c'è molta disuguaglianza in termini di diametri e passo impiegati, insomma la cosa mi puzza, ma almeno noto che la Gori consuma forse di più con il passo lungo, forse è troppo lungo da sforzare tanto il motore e quindi aumentano i consumi.
In quest'altro test (
http://www.google.it/url?sa=t&source=web...m3yl8Rixw)
mettono i dati delle varie eliche (in reale solo il diametro), ma anche qui i diametri sono tra i più disparati (19" 3 pale fisse per arrivare a 23.3" di autoprop).
Insomma, c'è da fidarsi di questo test? Davvero ci credete? Davvero si ottengono tutti quei vantaggi tanto pubblicizzati dalle case produttrici di chiudibili e orientabili? Davvero possiamo giustificare spese di 2000/3000 euro per una 18" di elica "moderna" contro i 300/500 euro di una 3 pale fisse?
Sopratutto se si posside un invertitore che può essere lasciato libero di girare anche a motore spento, io sono fermamente convinto che son soldi strabuttati, un'elica fissa che gira libera sotto vela non fa rimpiangere una chiudile, niente manutenzione, maggiore spinta a motore, anche con mare contro.
In regata è diverso, lì conta tutto, e allora una 2 pale chiudibile, magari anche un pollice più piccola, è fondamentale