Mah, personalmente avrei qualche "riserva" sulla funzionalità de tutto, ma forse a seguito della rottura del carica non vorrai rifare l'impianto elettrico, giusto?
Però non hai aggiunto nulla su una cosa importante: il "regolatore" che hai citato in precedenza.
Messa così, basterebbe un carica con una uscita di amperaggio max che vuoi tu.
PS: Francamente non capisco perché complicare tanto (diodi, 2 alternatori ecc) quando con un regolatore/ripartitore moderno si risolve tutto senza diventare scemi. Io toglierei quel diodo, non serve a nulla, ma parlo senza avere tutti i dettagli...il diodo impedisce infatti la ricarica completa delle batterie di prua.
(03-02-2017 18:54)SM5 Ha scritto: Oggi pomeriggio ho spagliolato tutta la barca, seguito tutti i cavi e mi sono fatto un idea più precisa. Questa barca HR38 nasce con 1 batteria motore e 2 servizi. Nel tempo sono stati aggiunti 2 pannelli solari da 80W e una terza batteria servizi con i poli positivi collegati ad una barra di distribuzione. I pannelli ricaricano il banco servizi e lo stesso fa uno dei due alternatori. L'ultimo proprietario ha aggiunto l'elica di prua, cambiato il salpa e aggiunto 2 batterie di uguale amperaggio a prua che alimentano i 2 nuovi gioiellini. Queste batterie sono collegate alla piastra di distribuzione del positivo che ho citato sopra, e il negativo direttamente ad una delle 3. Il positivo che corre da poppa a prua passa per un grosso diodo (penso che lo sia) che evita il ritorno della carica. Infatti, misurando col tester, la tensione delle 3 è inferiore alle 2 di prua.