(27-07-2017 17:42)ZK Ha scritto: ci sono due coppie da prendere in considerazione.
quella che e' in grado di generare il motore
quella resistente che e' in grado di generare l' elica.
io penso che un buon progettista i conti li faccia con quella massima che il motore e' in grado di generare, cosa faccia l' elica gli interessa poco se aumento la sua coppia resistente il motore perde giri fino a fermarsi senza per questo mettere in crisi gli organi della trasmissione.
Quello che invece non vuoi prendere in considerazione tu, è che tutto invecchia, anche un organo meccanico.
L'esempio l'avevo già fatto alcuni post fa, lo ripropongo.
Un motore genera una coppia più bassa al massimo dei giri, rispetto a quella che produce ad un regime intermedio.
Se (come nel caso in questione) il motore genera 90 NM a 2000 giri, e 70 NM a 3600 giri, una eventuale elica a passo fisso sarà progettata e calcolata per richiedere al massimo una coppia di 70 Nm, altrimenti quel motore non arriverebbe mai a prendere tutti i giri.
Ovvio che motore è trasmissione sono calcolati per sopportare i 90 NM, ma con quell'elica mai mai saranno chiamati a farlo.
Invece, con un elica a passo variabile, motore e trasmissione saranno sempre costretti al limite delle loro possibilità, cosa che alla lunga può far emergere difettosità latenti, che altrimenti resterebbero celate.
La cosa è ancor più evidente in un insieme di organi meccanici vecchi ed ormai logori.
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