... ancora osservazione da parte di uno che è un diportista velico.... da molti anni, non certo un navigatore scafato da molte esperienze e navigazioni oceaniche etc etc... Con la mia barca di 8,52 m a vela e motore ausiliario da 10 CV ... contro Bora, impiegai 1 ora - a motore - per uscire da una "valle" troppo stretta e non adatta per rimanervi, e non proprio adatta per bordeggiare. Mi convinsi che per superare quel tipo di situazione il motore dovesse essere almeno di 15 CV, per dare certa tranquillità ad una navigazione da diporto, estivo e turistico. Cambiai barca. E in effetti negli anni 60 / 70 le barche a vela avevano il motore ausiliario
i valutava corretto usarlo solo per entrare ed uscire dal porto. Da quel tempo, e non credo per vendere motori più grandi, i Cantieri e i progettisti, per il diporto crocieristico, fornirono le barche di motori di adeguata potenza. Torniamo al motore elettrico. Potenza del motore per garantire una buona navigabilità... ne consegue sia il peso sia la dimensione delle batterie, il tutto relativamente all'autonomia che si vuole avere. A occhio, mi sa che non ci siamo con i pesi rispetto ad un motore diesel più il suo serbatoio per pari potenza ed autonomia. Finora ho visto applicare la "trazione elettrica" su barche piccole, con degli scopi molto particolari: per andare a pesca, per entrare in aree di protezione ambientale senza apportare inquinanti.... a questo secondo punto si riferiscono anche sistemi di taxi marino in certi porti. Accenno che altri scopi (i sottomarini sono da più di cento anni che usano il sistema elettrico) hanno ragioni ben definite. Le navi ibride sono esistite ed esistono da molto tempo (generatori diesel o turbine a vapore etc) e sono nate essenzialmente per la possibilità di posizionare i motori distanti dalla zona di produzione dell'energia, con collegamenti elettrici semplici, ma non facili da sottoporre ai sistemi di regolazione. Oggi le grandi navi da crociera sono un esempio fantastico della capacità di posizionare macchine generatrici e motori nelle posizioni più adatte a realizzare spazi liberi per carichi "paganti" (passeggeri e spazi comuni) e dare assetti validi per la stabilità e il governo della nave. Al momento a me sembra non conveniente applicare un sistema puramente elettrico per il diporto come quello degli ADV. BV