21-02-2018, 12:48
... un po' di considerazioni tecniche: l'elemento che produce la "forza" (momento) è il motore. L'elemento che provoca la resistenza è l'elica. Alle diverse velocità di rotazione il motore eroga potenza da un minimo ad un massimo. l'elica produce (è sede) di un momento resistente crescente col numero di giri, in prima approssimazione, rimanendo abbastanza costante rispetto la velocità nell'acqua della barca. Altri sforzi ai quali l'asse è soggetto: flessioni, vibrazioni, momento flettente (pulsante) in prossimità del supporto, se l'elica è soggetta a sbilanciamenti o spinte non perfettamente uguali nel "disco". Un dimensionamento geometrico ben fatto e un allineamento asse ben fatto riducono quasi a zero tali altri sforzi. Dunque l'asse va dimensionato in maniera che resista a fatica agli sforzi torsionali: forse il 25 mm di diam son accettabili. Un aumento di potenza del motore, darà una maggiore prontezza di trasferire rotazione all'elica, ma può essere che il regime di rotazione di crociera usuale, sia molto vicino a quello di una potenza erogata dal motore attuale, e solo per brevi durate si debba ricorrere alla potenza massima... Un quesito dunque che può essere risolto scientificamente, o, più semplicemente, si può leggere nei manuali, quale accoppiamento motore/asse vien consigliato dal costruttore del motore. Io guarderei, per barche simili, anche come qualche cantiere ha realizzato la linea d'asse rispetto la potenza del motore: molte costruzioni in serie vengono vendute con motorizzazioni diverse, e, mia sensazione, la linea d'asse resta uguale.
