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..possibilmente almeno con una corrente di carica equivalente al 15% della capacità installata,...
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Toglierei il termine "almeno" in quanto le batterie al piombo (salvo assemblaggi speciali per impieghi diversi dai nostri) sono progettate per una corrente di ricarica pari in Ampere a circa 1/10 del numero che esprime la capacita' nominale della batteria in AmpereOra e tollerano, purche' NON sempre, correnti di ricarica paria circa il doppio di quanto detto a scapito di una (ancora trascurabile) perdita nella vita attesa. Il valore di 1,5 volte e' da considerare un ragionevole compromesso che eviterei di superare (da esperienza personale e da colloqui sull'argomento con un produttore di batterie che, per caso, e' uno degli iscritti al Forum).
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Inoltre la fase Bulk (massima corrente) è propedeutica per la desolforazione delle batterie, e serve molta corrente..
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C'e' una confusione di termini: la fase cui si riferisce questa frase e' quella detta di "EQUALIZZAZIONE" che viene raggiunta aumentando per un breve periodo di tempo la tensione di carica abbastanza oltre quella normale per la piena carica, la corrente richiesta (per una batteria in normale stato) e' la stessa prevista per la carica (la massima che il caricabatterie puo' erogare).
Un ciclo di carica inizia in corrente costante (quella di cui e' capace il caricabatterie) ed e' questa la fase chiamata "BULK", che termina quando la tensione raggiunge un limite di tensione fissato secondo il tipo di batteria. Il regime cambia quindi in tensione costante (CV) nello stato definito di "Assorbimento", in tale stadio la TENSIONE è mantenuta costante al valore di Bulk per un periodo di tempo specificato (durante il quale la corrente spontaneamente tende a calare poiche' ci si trova alla massima tensione prevista per la batteria), periodicamente (taluni caricatori lo fanno sempre, altri ogni tanti cicli, altri ancora solo a richiesta) dopo tale fase viene attivata la fase di Equalizzazione lasciando salire ancora un po' la tensione al duplice scopo di far completamente caricare eventuali celle aventi resistenza interna piu' elevata e di produrre una lieve emissione di gas alla superficie degli elettrodi che fa' staccare almeno in parte gli strati di materiale solfatato eventualmente presenti. Allo scadere di tale tempo la tensione è quindi ridotta alla tensione mantenimento ("FLOATING") che, nel caso standard, e' la fine della carica.
Per non eccedere in questa discussione rimando chi volesse ulteriori chiarimenti a quello che ritengo il miglior sito sull'argomento dove si trova una trattazione molto estesa e competente:
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