20-01-2019, 10:23
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 20-01-2019, 10:24 da RMV2605D.)
(19-01-2019, 14:19)orteip Ha scritto: So che esistono con certezza ma da quello che sò io però quelli che hanno l’uscita per il contagiri sono modelli di aalternatori assai vecchi, tipo quasi auto d’epoca.
Nella mia barca (2004 con motore volvo penta d255) per esempio l’alternatore può essere totalmente scollegato (cosa verificata quando anche io ho cambiato alternatore) ed il conta giri funziona uguale perchè ha il suo sensore nella parte superiore della campana dove c’è il volano.... bho....
Quasi tutti gli alternatori hanno il contatto "W" per essere collegato al contagiri.
L'alternatore è normalmente un generatore di corrente trifase, ogni fase produce una corrente alternata ad andamento sinusoidale con un positivo ed un negativo ad ogni giro, le tre uscite sono sfasate di 120°.
La piastra diodi, interna all'alternatore, provvede a ribaltare (raddrizzare) le parti negative della sinusoide ottenendo in uscita una corrente pulsante con sei picchi ogni giro (ogni fase dopo ribaltamento della semionda negativa ha due picchi, unendo le tre fasi si ottengono 6 picchi, uno ogni 60° di rotazione).
Il contagiri che utilizza il contatto W dell'alternatore è un semplice circuito elettrico che "conta" gli impulsi e li riferisce ai giri motore tenendo conto dei diametri della puleggia motore ed alternatore:
Giri motore= Impulsi x[Dalt./(Dmot.x6)]
Il contagiri ha una vite o una serie di levette o un ingresso per computer per introdurre il coefficiente in parentesi quadra.
In definitiva variando la puleggia dell'alternatore bisogna ritarare il contagiri.


