13-03-2019, 14:32
(13-03-2019, 11:50)S.Barbara Ha scritto: Giusto per non aprire altra discussione,
spero, comunque, di rimanere in tema,
ma continuo a pensare che resta il problema, (per taluni inesistente, per altri vitale),
di indicare, al sopraggiungente in rada, quanto calumo hanno le barche in rada da tempo.
Arrivare in rada e trovarvi altre barche con nessuno a bordo e non sapere come regolare il proprio calumo per "girare" in sincrono con gli altri senza collidere: questo è il tema.
Non credo che esista una norma su questo tipo di segnale.
Non ho mai visto nessuno segnalare in alcun modo.
Tranne un "nordico", anni fa, che, in rada a Marina di Campo, mise delle palle appese a prua, una ogni dieci metri di calumo.
A questo proposito, qual'è il pensiero del forum?
Grazie
B.V.
Dal mio punto di vista non serve affatto segnalare quanta catena una barca ha in acqua. È una cosa talmente banale che tutti dovrebbero sapere e che tutti sanmo ma fanno finta di ignorare perchè si vogliono ficcare per forza in una cala.
L’ancoraggio medio sono da 3 a 5 volte il fondo, si valuta il fondale e, si sa subito quanta catena hanno in acqua le barche. Salvo casi eccezionali maggiori basta tenere in considerazione le 5 volte il fondale per restare nella massima sicurezza. Il problema è che così si rischia di doversi cercare un’altra cala o come faccio io, di ancorarsi in 15/18 mt di fondo ma non tutti sono disposti a portarsi dietro un maggior calumo e sono ancora meno quelli disposti a rinunciare alla cala, piuttosto ti mollano l’ancora nel pozzetto o ti “parcheggiano” accanto e magari si incavolano pure se tu hai dato 4 volte il fondo come espressamente richiesto dal buon senso oltre dalle regole sulla sicurezza.
Però voglio sottolieare bene che, anche se baso la mia esperienza su oltre 30 anni di quasi esclusivamente rade, tutto ciò è solo un mio punto di vista quindi penso che sia più opportuno che aggiungo anche l’acronimo “IMHO”
