(21-02-2020 14:05)matteo Ha scritto: Per la tensione non è un problema perchè lo Sterling aumenta o diminuisce quella in arrivo dall'alternatore in modo da fornire quella più indicata alla (quella fase della) ricarica.
Per la corrente, Sterling nello specifico dello strumento parla di input A. Penso che voglia dire che il DC/DC charger non possa accettare e gestire più di 50 A in entrata, indipendentemente da quanto ne può fornisce l'alternatore.
Io con alternatore da 80 A ai tempi presi il modello da 50 A e va alla grande, nessun sovrariscaldamento dell'alternatore (che qualcuno aveva lamentato) nè della batteria.
Fossi in te prenderei quello da 60
Da quello che ho visto, anche cercando in forum stranieri, il dc/dc charger spesso viene installato quando vengono sostituite le batterie al piombo con quelle al litio. Queste ultime, avendo una bassa impedenza ed accettando quindi alte correnti in ingresso, rendono necessaria una limitazione della corrente di ricarica che non deve superare la metà della loro capacità, sulla quale viene quindi dimensionato il dc/dc. Quindi un dc charger da 30A limiterà il prelievo di corrente dall'alternatore a questa misura, motivo per il quale, avendo io un alternatore da 60A posizionato in un vano motore scarsamente arieggiato, ho pensato di scegliere il modello da 30A facendo così lavorare il sistema a metà della sua capacità scongiurando surriscaldamenti (problema che ha afflitto più di qualcuno con il regolatore esterno) oltre che eccessive sollecitazioni dell'alternatore che è pur sempre di origine automobilistica e quindi progettato giusto per ricaricare la batteria del motore dopo l'avviamento. In definitiva, se non ho preso un abbaglio, la scelta di un dc/dc con uscita pari o superiore al proprio alternatore potrebbe non risultare particolarmente indovinata.