20-10-2020, 21:19
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 20-10-2020, 22:05 da nape.)
In genere, in questi casi, si parla di cold start, non di cold engine. I motori sono progettati per lavorare in temperatura tenendo conto delle inevitabili dilatazioni dei materiali: è per questo che li facciamo scaldare un minimo prima di impegnarli nel lavoro ed è altresì risaputo che il momento di maggiore usura, in un motore, è proprio l’avviamento che, fortunatamente, dura un attimo. Troverei quindi incoerente che una casa consigliasse di mettere a canna un motore proprio nell’area di funzionamento in cui questo patisce maggiormente le usure se ciò non fosse strettamente necessario al suo funzionamento. Tuttavia sarebbe pure ragionevole pensare che avviare al minimo supportato, la lubrificazione arrivi più lentamente a raggiungere tutti i punti ma non so: per bagnarsi meno, sotto alla pioggia si corre o si cammina?
I diesel senza candelette non hanno accensioni indotte e partono unicamente per la compressione della miscela calcolata (poi niente li ferma più) per cui, quando la temperatura scesa rende necessario dover compensare delle variate proprietà fisiche di aria e gasolio, lì vedo la cold start e la procedura indicata.
Però non progetto motori, rosama, potrebbe esser valido sia il tutto che il suo contrario.
I diesel senza candelette non hanno accensioni indotte e partono unicamente per la compressione della miscela calcolata (poi niente li ferma più) per cui, quando la temperatura scesa rende necessario dover compensare delle variate proprietà fisiche di aria e gasolio, lì vedo la cold start e la procedura indicata.
Però non progetto motori, rosama, potrebbe esser valido sia il tutto che il suo contrario.
"Hell, you're not a real maxi owner yet, you're still on your first keel"
