(06-03-2021 21:20)Dato Ha scritto: In realta' la cosa e' un po' piu' complessa.
I cantieri devono garantire che le prese a mare installate siano resistenti alla corrosione.
La definizione di essere resistenti alla corrosione implica una durata minima di 5 anni.
Ma (per l'armatore che usa l'imbarcazione per diporto) non mi risulta, (almeno a mia conoscenza) che vi sia una legge che ne impone la sostituzione ogni 5 anni, neanche per quelle di ottone.
Per le attivita' commerciali puo' darsi che vi siano regole piu' strette.
Ecco l’errore dove inconsapevolmente cascano molti degli armatori privati che credono non esistano per loro normative di obbligo sostituzione in merito alle prese a mare e passa scafi (ma non solo).
In realtà la normativa esiste eccome pur sia questa implicita ma per le compagnie assicurative sempre impugnabile legalmente.
La direttiva della Comunità europea sulle imbarcazioni da diporto (RCD) entrata in vigore nel 1998,
di gran lunga superiore del Rina tanto che confronto lo stesso Rina si potrebbe appunto ritenere solo un opinione, ha di fatto ben stabilito in modo preciso lo standard di riferimento per Peacocks, throughhull e raccordi metallici (IS0 9093-1) recitando: “i materiali utilizzati devono essere resistenti alla corrosione entro un tempo pari a cinque anni, senza manifestare alcun difetto che possa mettere in pericolo la tenuta, la forza o la funzione” quindi: o voi siete muniti di idonea certificazione che garantisce le vostre prese a mare per più di 5 anni; o dopo 5 anni vi munite di perizia a firma di un tecnico abilitato che certifica sotto la sua piena responsabilità che le vostre prese a mare e passa scafi sono in condizioni tali da non pregiudicare la sicurezza dell’imbarcazione per i prossimi X anni oppure, la vostra imbarcazione non rispetta più quanto previsto nella vostra certificazione di conformità europea e qui, in termini giuridici, le cose sono due: o ripristinate le condizioni previste nella vostra certificazione di conformità europea rispettando tutte le direttive comunitarie oppure, continuate a navigare in violazione di detta direttiva e, speriamo mai, ma nel caso le vostre compagnie assicurative si leccheranno i baffi.
In realtà la questione è subdola; non c’è una legge che dice se non sostituisci ti multiamo ma c’è una direttiva europea legata alla conformità della vostra imbarcazione che dice: “entro 5 anni non deve succedere questo” e se succede dopo, in caso di sinistro, il discorso a livello giuridico è semplicissimo: la direttiva stabilisce una resistenza di 5 anni, dopo è un tuo rischio che ti sei assunto sotto la tua responsabilità quindi c’è dolo, oppure concorso di colpa, oppure negligenza. Poi se credete che la legislatura si fondi su logiche elementari, su opinioni e sui non mi sembra, fate voi che sicuramente fate bene.