(29-08-2021 12:19)paepi Ha scritto: a parte che l adriatico è uno stagno o poco piu…..
occio che quando si incazza lo stagno ....
comunque , tornando in tema , per come la vedo io , la cosa potrebbe aver senso solo per rientrare in porto in caso di avaria del motore principale . visti tutti i problemi che può dare il carburante diesel moderno (alghe...) , l'idea non è così sballata . solo che dev'essere pratica e rapida , non macchinosa con supporti da montare , fuoribordo da piazzare sul supporto , magari il tutto tra i fanali del porto , dove il motore principale ci ha lasciati ...
per essere pratica, ci vuole il fuoribordo già montato sul suo supporto mobile (penso che il classico pantografo rischierebbe di avere poca corsa utile...forse conviene costruirsi un sistema a slitta che scorra verticalmente...) .
in questo modo , se all'ingresso del porto , se il diesel si ferma , basta avviare al volo il fuoribordo e calarlo con la slitta . in pochi secondi siamo ancora motorizzati .
quale fuoribordo ? quello del tender ... 5-6 cavalli anche se a gambo corto , ce la fanno a spingere un 35 piedi in acque calme del porto . se si è lontani dal porto , si arriva all'imbocco a vela e poi si avvia il motorino , punto .
non vedo grosse complicazioni in quanto :
1) il fuoribordo lo avete già a bordo perchè è quello del tender... si tratta di averlo montato su di un supporto mobile a poppa , anzichè montato su di un supporto fisso al pulpito di poppa... nulla cambia per i pesi e relativa disposizione..
2) il peso di un supporto mobile sarà di 4-5 kg che nulla influiscono sull'assetto di un 10 metri .
3) il costo per la realizzazione del supporto è comunque modesto (al massimo poche centinaia di euro ...) , sicuramente molto inferiore al costo di un traino effettuato da personale specializzato.
4) il fuoribordo , se necessario , può essere piazzato anche decentrato rispetto alla mezzeria della barca .