ITA-16495
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RE: lavori in testa d'albero
Giuliano, Agropoli, non Argostoli, una svista comprensibile per te abituato alle acque elleniche.
La normativa è abbastanza chiara, può il proprietario o una persona abilitata ai lavori in quota (l'altezza minima per i lavori in quota, secondo l'art. 107 del D. Lgs. 81/08, è a partire da 2 metri o superiore, calcolata da un qualsiasi piano considerato come stabile, quindi anche dal ponte della barca).
In genere però questo viene fatto osservare pedissequamente solo con la barca in secco presso un cantiere che non vuole prendersi responsabilità. Mentre con la barca in acqua è discutibile perchè, come dice Giuliano, la prassi sarebbe che "se la barca è in acqua l'equipaggio fa le manutenzioni sotto la responsabilità del Comandante (non del proprietario!)".
Venendo agli attriti, nella parte terminaledella salita l'angolo di trazione si allarga ed è normale che l'attrito aumenti leggermente. Se diventa troppo c'è qualcosa che non va.
Per stare bene in alto e lavorare con comodità, oltre al bansigo possono essere molto utili delle fasce da fissare (e rimuovere) in testa d'albero, in cui inserire i piedi e stabilizzarsi meglio. Soprattutto perchè la drizza ti lascia sempre un po' in basso e devi lavorare scomodo.
Obbligatorio andare su con una drizza annodata sul bansigo (meglio con nodo a 8 degli alpinisti) ed una di rispetto che andrebbe fissata sul corpo diversamente (io la fisso su una imbragatura da montagna).
Mai usare i moschettoni!
Antonio Giovannelli
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 03-10-2022 11:29 da ITA-16495.)
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03-10-2022 11:27 |
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