19-10-2024, 11:53
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-10-2024, 13:36 da Dato.)
Mi aggiungo ad alcuni post precedenti che ti invitano, giustamente, alla prudenza. (tra l'altro, il salpa sara' probabilmente da 1 kW, certamente non da 2 kW). Come dimensionamento dei dispositivi, se l'inverter fa 2 kW devi dimensionare tutto per 2 kW. Se dici "tanto funziona solo qualche secondo" allora devi fare calcoli un po' piu' complicati, e mettere protezioni (termici o fusibili ritardati) adeguati rispetto ai conduttori, che poi intervengono se ti "dimentichi" che hai dimensionato i conduttori solo per pochi secondi (per esempio qualcuno attacca un asciugacapelli oppure un ferro da stiro, o fai un po' piu' di caffé del solito perche' hai ospiti). Per il conduttore vi sono almeno due criteri (semplificando):
1) non perdere "troppa" tensione lungo il percorso rispetto all'uso del dispositivo
2) rispettare la temperatura di esercizio massima sostenibile dall'isolamento del conduttore
Il primo criterio dipende dall'applicazione e dal tuo dispositivo. Il secondo criterio dipende da vari fattori, per esempio il materiale dell'isolamento, il suo spessore, l'aerazione intorno al conduttore (che dipende dal fatto che sia in una canaletta oppure no, dal numero di conduttori adiacenti, dalle condizioni ambientali ecc). Nella migliore delle ipotesi per 150 A (almenocche' tu non vada su conduttori molto speciali) ti servono almeno 35 mm2 per rispettare questo secondo criterio che e' molto importante. Inoltre, super importante, rispetto all'insieme del circuito devi definire le protezioni adeguate, se per esempio poi ti metti solamente un fusibile da 300 A i cavi dovrai dimensionarli per 300 A. Per questo motivo puo' essere raccomandabile, sempre come esempio, mettere sia un fusibile rapido (per esempio da 300 A con alto potere di interruzione per intervenire in caso di corto circuito) ed anche un fusibile lento o un termico adeguato rispetto ai conduttori che utilizzi (per esempio da 150 A per l'inverter). Il primo fusibile (eventualmente di tipo T se si vuole essere arci tranquilli) dovrebbe essere direttamente in uscita dal parco batterie. Poi, statisticamente, le cose vanno in genere bene comunque si faccia, a parte qualche barca che si incendia.
1) non perdere "troppa" tensione lungo il percorso rispetto all'uso del dispositivo
2) rispettare la temperatura di esercizio massima sostenibile dall'isolamento del conduttore
Il primo criterio dipende dall'applicazione e dal tuo dispositivo. Il secondo criterio dipende da vari fattori, per esempio il materiale dell'isolamento, il suo spessore, l'aerazione intorno al conduttore (che dipende dal fatto che sia in una canaletta oppure no, dal numero di conduttori adiacenti, dalle condizioni ambientali ecc). Nella migliore delle ipotesi per 150 A (almenocche' tu non vada su conduttori molto speciali) ti servono almeno 35 mm2 per rispettare questo secondo criterio che e' molto importante. Inoltre, super importante, rispetto all'insieme del circuito devi definire le protezioni adeguate, se per esempio poi ti metti solamente un fusibile da 300 A i cavi dovrai dimensionarli per 300 A. Per questo motivo puo' essere raccomandabile, sempre come esempio, mettere sia un fusibile rapido (per esempio da 300 A con alto potere di interruzione per intervenire in caso di corto circuito) ed anche un fusibile lento o un termico adeguato rispetto ai conduttori che utilizzi (per esempio da 150 A per l'inverter). Il primo fusibile (eventualmente di tipo T se si vuole essere arci tranquilli) dovrebbe essere direttamente in uscita dal parco batterie. Poi, statisticamente, le cose vanno in genere bene comunque si faccia, a parte qualche barca che si incendia.
