Sai che c'e'? Che dopo avere letto tutto e ragionato e parlato con 1000 persone, mi sono convinto che il costo/beneficio di mettere lo stralletto ex novo, sulla mia barca, per fare Arc, Roma e Giraglia, non ha poi senso. Ti riepilogo il pensiero per punti:
1. per metterlo in atto si dovrebbe spendere una mezza fortuna tra PBO, tornichetti, rinforzi della prua con lande posizionate in carena o peggio rinforzando tutta la zona prodiera
2. noi lo terremmo normalmente a piede d'albero, in posizione di riposo. Poi quando arrivano 35 nodi andiamo a prua ad armare tutto l'ambaradam...
Non dirmi che con 20 nodi gia' lo metti, perche' normalmente dopo i 20 arrivano i 15 e i 3 non i 35. I 35-40 te li devi essere beccati imprevisti perche' altrimenti non te li vai a cercare (almeno io). E questo me lo ha fatto pensare un articolo di Zerbinati sull'argomento.
3. se prevedo di prendere vento forte, ed ho il tempo, cambio il fiocco 100% con un 70% (olimpico o come lo vogliamo chiamare) che ho gia' a bordo.
4. per l'Arc non dovrei trovare 30-40 nodi in prua, almeno che non sia un fortunale.
Nel caso allora, compro lo Storm bag (o come diavolo si chiama) e buttato giu' tutto, apro solo quello... sempre ammesso che con quel vento -noi mortali- si vada a prua.
Diverso e' se hai un Amel (che tutto l'anno deve rollare il fiocco per virare) con la trinchetta sempre armata, automatica, allora si che ti diverti a prendere il ventone e giocare con apro-chiudo-riduco magari bevendoti una birra all'asciutto. Altra musica!!!
In conclusione fare un lavoro da 10-15mila euro per avere a bordo un accrocco ingombrante che non usero' mai mi sembra eccessivo.
Poi magari nel tempo mi ricredero' ma per ora ho maturato questo e, mi sembra proprio di condividere quello che scriveva Bullo: la vela e' una oppinione....