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Messaggio inserito da dapnia
ROB
Ti ringrazio della risposta, chiara e riscontrabile (dai le fonti delle formule), se ho ben capito, teoricamente si accetta che i 30 gradi di sbandamento siano il limite del calcolo, garantisco che l'albero nei casi limite mette le crocette in acqua e lo sbandamento è di 80 o più gradi, nel qual caso i carichi sull'attrezzatura, secondo me, sono diversi.
E qui chiedo lumi.
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ciao dapnia,
scusa se non rifaccio i calcoli con i dati più precisi che hai fornito nel messaggio dopo, pero' con quelli prima dei disegnino micro ci ho passato tre ore, se si vuole discutere un metodo di lavoro piuttosto di un altro almeno che ci sia qualcun altro che dica la sua opinione e metta qualche numero, giusto o sbagliato non importa, tanto per vedere quali sono i fattori che ognuno prende in considerazione
o dica che i numeri non si possono mettere, opinione altrettanto legittima
per dire la mia opinione (sottolineo opinione)
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]teoricamente si accetta che i 30 gradi di sbandamento siano il limite del calcolo, garantisco che l'albero nei casi limite mette le crocette in acqua e lo sbandamento è di 80 o più gradi, nel qual caso i carichi sull'attrezzatura, secondo me, sono diversi.<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Si', i carichi sono senz'altro diversi, maggiori o minori a priori non ci è dato di sapere, le situazioni possono essere molto diverse (pensa a una barca larghissima o a una con 5000000000 tonnellate di zavorra in un bulbo).
Pero' sembra -almeno è la storia degli ultimi tot anni di progettazione- che l'esperienza indichi che applicando dei coefficienti di sicurezza adeguati ai carichi teorici calcolati a 30° per qualsiasi tipo di barca si riescano a fare degli alberi che non cascano neanche a 80°. O a 90 o a 20.
Quali siano i carichi reali massimi *esatti* a qualsiasi grado di sbandamento nessuno lo sa, pero' prima di dire 'non si sa nulla quindi non mettiamo alberi', si sono sviluppati (lo skene's ha non so quanti decenni) dei metodi che a partire da grandezze misurabili, sia RM30 o i carichi teorici della vela da tabellina delle moltiplicazioni, danno un'idea +- razionale di come dimensionare le cose.
In sostanza il discorso meccanico integra una componente statistica: non si sa cosa succeda a 30° né a 80°, ma a partire da dati *misurabili* a 30° con opportune correzioni/maggiorazioni/minorazioni riusciamo a determinare dei dimensionamenti per qualcosa che non si rompa in uno spettro di condizioni molto molto ampio.
Soluzione ottimale ? no di certo, è una soluzione che soddisfa chi si dice 'voglio rischi ridotti al minimo'.
E' un limite inferiore, empirico, statistico. Barche orrore per fare le regate (bemolle, ogni tanto vincono tutto loro perché non si rompono neanche a butarle contro il molo).
Allora si chiede 'accetto un po' di rischio, pero' per favore cercate di fare dei calcoli/simulazioni/prove per una barca specifica per andare più veloci', per cercare di dimensionarla su carichi teorici inferiori rispetto al calcolo 'storico', con grado di incertezza superiore.
In sostanza, se uno segue i metodi classici o dei registri sta +- tranquillo 99% dal pdv del risultato strutturale, se uno vuole avere migliori risultati in termini di 'ottimizzazione' della struttura, ecc comincia a dimensionare secondo il 95%, o il 90%... dei casi possibili
Il fatto è che nessuno sbaglia, ognuno decide di prendere un livello di rischio più o meno elevato e si regola di conseguenza
La storia delle corse d'altura dà un esempio lampante. Tirano tirano e tirano, i record si riducono riducono riducono, poi cominciano a spaccare spaccare spaccare. Hop, tirano molto meno, tutti più tranquilli, nessuno affonda, nessun record viene più battuto per un po'
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Poi vedo un'altro problema ed è che, consultando più cataloghi, ho riscontrato che una fune inox 316 1x19 ha un carico di rottura intorno ai 5.000/5.100 kg., ne consegue che dovendo lavorare al 25% / 30% di tale carico si ha un carico di lavoro intorno ai 1.270/1.530 kg.
Ed anche qui non mi torna e chiedo lumi (ed anche marca e tipo delle funi con tali carichi).
E' pur vero che con sartie alte e basse da 8 barche come la mia hanno fatto più giri del mondo e mi chiedo dov'è il trucco.
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buona domanda, in un foglio excel vecchio avevo dei dati di un certo tipo (quelli che ho usato prima), pero' riguardando velocemente un po' di siti si trovano delle grosse differenze all'insù o all'ingiù..
bv