acqua di mare nel motore
Che il siphon-break vada montato è un fatto assodato e consigliato anche da più esperti di noi (per esempio molti produttori di motori, il buon Zerbinati ed il buon Cobau, tanto per citarne alcuni) e con questo chiudiamo questo argomento.
Che la presa a mare debba restare chiusa a barca vuota, è buona regola di prudenza, non sempre rispettata, ma irrilevante nel caso in esame, se il filtro dell’acqua è sopra il galleggiamento (come sembra di vedere).
Che l’acqua sia birichina e possa entrare da tutti i possibili buchi è risaputo e sperimentato da tutti.
Che il motore sia partito ce lo conferma Tam.
Che si sia accesa la spia della bassa pressione d’olio è la conferma che di acqua nel circuito ce ne fosse più di qualche goccia (è meno viscosa e questo ne è l’effetto).
Il fatto che il motore abbia girato, anche solo un minuto o due, vuol dire che acqua nelle camere di combustione non ce n’era, diversamente il motore non avrebbe fatto che due o tre giri prima di piantarsi.
Dalla pompa ferma, a valvola chiusa non trafila acqua (ma leggi anche del filtro più sopra).
Se lo scarico dei gas combusti è sopra il galleggiamento sempre, da lì non è entrata acqua; potrebbe essere entrata solo se lo scarico fosse stato sommerso da qualche poderoso colpo di mare.
Di certo non sono stati i tentativi di avviamento a mandare acqua nella coppa dell’olio perché si sarebbe riempita prima una delle camere di combustione, bloccando tutto, ma anche nel caso avrebbe dovuto insistere parecchio con il motorino e probabilmente batteria e motorino avrebbero ceduto prima.
Versando semplicemente dell’acqua nell’olio, o se si fosse trattato d’un semplice strafilaggio, l’acqua si sarebbe depositata sul fondo della coppa, come sul fondo di qualunque altro recipiente.
Se l’acqua era emulsionata all’olio vuol dire che il motore ha girato almeno qualche minuto (interessante sarebbe sapere quanta acqua c’era).
Oramai, avendo fatto il meccanico il suo intervento di lavaggio e sostituzione non è più possibile fare una spettrografia dell’olio, che avrebbe detto parecchie cose riguardo liquido e stato del motore (la spettrografia è un esame molto semplice che si esegue normalmente nelle officine ben attrezzate per avere dati certi sullo stato del motore).
Senza voler incolpare nessuno né insinuare sospetti, che il meccanico sia stato solerte e rapido nell’intervenire, soprattutto in assenza del proprietario che potesse controllare gli interventi, a me fa pensare; ma si sa che io sono ingiustamente diffidente, sospettoso e malpensante per natura (ma nove volte su dieci ci prendo).
Se quanto fin qui detto, scritto ed ipotizzato, corrisponde ai fatti, mi verrebbe da pensare che l’acqua nell’olio ci sia stata sin dall’inizio, chissà mai per quale ragione, e non certo in virtù dell’intervento dello Spirito Santo.
Con riserva di verifica, che mi piacerebbe tanto fare, penso che ne consegua che il motore, non avendo grippato, essendo ripartito dopo ragionevoli tentativi di avviamento (due, max tre) e girando fluido, non avendo pistoni che scampanano, non facendo tumori inusuali, non fumando come un turco e salendo regolarmente di giri, non abbia subito danni.
Non mi piace pensare che l’acqua nell’olio si sia rivelata un’ulteriore fonte di “lavoro” per il meccanico, al quale pare non sia nemmeno venuta per la testa l’idea di fare qualcosa in garanzia.
Personalmente ed alla luce dei fatti archivierei l’episodio nel conto profitti e perdite e non ci penserei più, salvo in futuro cambiare qualche fornitore.
Tutto questo detto nel rispetto del lavoro degli altri e dell’altrui opinione.
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