gio.
Nuovo Amico del forum
Messaggi: 46
Registrato: Mar 2009
|
(lungo) restauro degli interni Edel III
Stò giusto ristrutturando anche io ed ho problemi simili
ho riportato nel Forum gli interventi fatti e quelli che farò e non mi hanno cazziato. Potrebbe essere un'indicazione che non stò facendo un mare di mi....te, oppure che gli esperti sono troppo buoni.
-legni: non mi sembrano mogano ma un legno più chiaro: larice? frassino?. Se la vernice è in buone condizioni basta una passatina con cartavetro fine giusto da opacizzare la vernice, poi pulizia con panno antistatico e flatting. Ci si dovrebbe attaccare qualsiasi vernice oleofenolica o poliuretanica. Eviterei quelle all'acqua.
La trasparente bicomponente nautica è difficile da combinare a meno che tu non usi barattoli perfettamente graduati o una bilancina elettronica. Altrimenti cerca di fare ad occhio ma segnandoti in un contenitore un dosaggio, magari valutato con una siringa, ed un altro con dosaggio di solito 5 volte superiore. La bicomponente è molto dura una volta catalizzata. Sarà che sono vecchio ma credo che una normale poliuretanica data la prima mano dilutita molto e le successive due tre con diluizioni a scalare permetta di ottenere comunque un risultato dignitoso. Il massimo sarebbe lo spruzzo ma si può optare per un rullo o un pennello. Tra una mano e l'altra, se senti asperità passando col dito o peggio le vedi dai una grattatina con carta vetrata fine e poi pulisci bene con panno antistatico.
Se la vernice è screpolata va tolta. Puoi usare lo sverniciatore ma poi devi pulire molto bene e attento che ti cadono gocce devastanti dappertutto. Oppure la pistola termica (600 gradi) ed una piccola spatola montata su manico(la mia sarà lunga 4 cm e larga 2 circa)
-interni: se già verniciati e in buon stato una grattatina per irruvidire e un normale smalto monocomponente (non all'acqua).
Lo stesso per l'interno dei gavoncini. Se fossero mai dipinti consiglierei un fondo e lo smalto monocomponente. Se invece c'è già la vernice speriamo che sia adesa bene e basti una grattatina ed una rinfrescata altrimenti mi limiterei a staccare dove la vernice si è sfaldata e rivernicerei. E' impensabile staccare tutta la vecchia vernice!
-pagliolati: bisogna trovare chi fornisce il pagliolato con già preassemblate le strisce bianche o nere che siano. Io ho fatto ricerche, forse ne ho trovato uno vicino che mi servirà. Tu cerca nel Net chi può fornirti o spedirti il legno voluto. Poi fai delle dime con vecchi giornali: forbici e nastro adesivo. Poi le dime serviranno per tagliare con esattezza il pregiato legno.
-sigillature: sono sempre una rogna. L'ideale sarebbe smontare per esempio la manica a vento, pulire perfettamente : il silicone vecchio viene via con la sudddetta preziosa spatolina e con acetone, e risigillare non con silicone ma con Sikaflex o altro sigillante purchè marino. Per rifinire, finchè è fresco bastano le dita (guantate con guanti di lattice: passi il dito a rasare e poi lo pulisci in uno straccio. Nei punti difficili e/o quando il sigillante è solidificato costruisciti dellle spatole ad oc tagliando delle strisce di policarbonato ed affilandole alle estremità con la moletta.
-le prese a mare 'devono' tenere quando chiuse altrimenti ti tornerebbe comunque acqua nel WC malgrado ci sia una valvola che comunque non funge mai tanto che un poco di acqua rientra sempre nella tazza. Quindi smonta tranquillamente l'ambaradan. Poi incerotta, filodiferra come puoi le chiavi perchè non ci sia qualche sprovveduto che inavvertitamente e cretinamente le possa aprire.
Al primo alaggio bisogna togliere il passascafo, asciugare e magari con il cacciavite asportare quanto più materiale possibile, se c'è una zona di scafo sospetta nello spessore, le parti che sono umide(speriamo di no) o non compatte. Poi incerotti all'esterno un foglio di nailon un poco robusto e da sopra coli della resina epossidica addensata o anche pura per formare il tappo.
BV
Giò
|
|
09-06-2010 20:22 |
|