Citazione:albert ha scritto:
Confermo.....mr. te la cavi benissimo.
Allora io passo all'aneddotica, per sdrammatizzare la questione, e per far capire a manolito che l'equazione (+ rake = + bolina) non è sempre verificata, vorrei ricordare a einstein una delle prime uscite (forse la prima ?) in regata col suo bonin 31.
Avevamo regolato e provato tutto ma senza confronti.
Durante le prime due prove, andate discretamente rispetto all'altro 31 considerata la nostra conoscenza del mezzo (pari a zero), rientrando mi era sfuggito un 'non so, la barca mi sembra un po' 'mussa' (poggera), devo spingerla all'orza a ogni ondina'...
Non ho fatto a tempo a finire la frase che l'equipaggio aveva già mollato tutto, spostato il piede d'albero, allungato lo strallo, aumentato il rake....
Il giorno dopo la barca di bolina a me sembrava andasse di meno, certo non andava di più....in compenso in poppa era inchiodata.....e abbiamo rimesso tutto come prima.
Il problema che dovevo spingerla, come il giorno prima, poi ho scoperto era dovuto a problemi nel rinvio barra-asse timone.
Dunque ocio ai rake troppo pronunciati....
Ciao
Sta bon albert... che qulcuno prende paura e raddrizza
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Tu sai che quasi sempre il problema sulle barche è che non hanno rake e spesso sali con l'armatore che molla la ruota o la barra e orgoglioso si vanta che la barra rimane in asse e ti dice: ' guarda che equilibrata sta barca, il timone è perfettamente neutro'.
D'altro canto è ovvio che se bastasse solo dare + rake per aumentare l'angolo di bolina diventeremmo tutti campioni...
La sensibilità è riuscire a dare quell'aggollettamento sufficiente ricercando l'equilibrio fra portanza del timone ed effetto frenante della pala, ma in mezzo ci stanno le vele che possono condurre all'orza o alla poggia, a seconda della regolazione. Tutto il mix è per niente facile.