15-09-2010, 06:19
Citazione:kermit ha scritto:
A spanne si potrebbe dire che la similitudine tra i due ambienti si assottiglia quando si parla di aerodinamica nel campo supersonico, dove l'aria è considerata un fluido incomprimibile.
In altre parole il profilo concavo convesso e monosuperficie della vela sott'acqua ha poco senso, timoni derive ecc sono tutti profili biconvessi asimmetrici a volte molto appuntiti proprio come l'ala dei supersonici.
mmm... i genere i modelli matematici non fano distinzione tra la natura dei fluidi se no in casi estremi (grandi angoli d'attacco, velocità supersoniche etc): Difatti i diversi modelli che descrivono la portanza (bernoulli per le primissime stime molto approssimative, sino alle equazioni di navier-stokes), nn si fa mai accenno alla atura dle fuido, ma solo ai fattori che lo descrivono (densità, velocità, viscosità, numero di Reynold, etc). Questo significa che, a velacità supsonica e non per casi estremi, il fenomeno viene descritto alla stessa maniera. Un po' come dire, in inea di massima, che in realtà il principio è identico (conservazione del momento, della massa, e dell'energia).
Poi ovviamente i due fluidi si comporteranno in maniera molto diversa: Sai probabilmente meglio di molti cosa provoca uno stallo su un'ala, e come sia relativamente facile che avega il discatto del fluido dall'estradosso, cosa invece molto più estrema su una deriva.
Tornando alla domanda iniziale, mi sentirei di dire che entrambe le superfici lavorino, il linea di massima, alla stessa maniera. Se, come dici tu, si entra nel dettaglio, le dinamica cambiano, nonostante le equazioni di navier stokes valgano perfettamente.
PS
Curiosità... quando hai cominciao la tua carriera? se vuoi rispondi in mp... mi laureo a breve, e non ho famiglia
