Citazione:ken parker ha scritto:
Vi ringrazio per i consigli, dato che mi sono tirato ' dentro' a darmi una mano uno zio falegname...che ha si una grande manualità ma allo stesso tempo ... (anche giustamente) fa un pò le pulci a tutte le soluzioni...stiamo discutendo su quale adottare....
vi faro sapere....(spero presto)
Si chiama 'Bedano'.
E' un simpatico scalpello con un grosso manico e la cui lama è molto stretta con il taglio profondo ed orientato ortogonale ai tagli dei soliti scalpelli. Una specie di cacciavite con il gambo quadrato.
C'è anche con la punta angolata e secondo me è più facile da usare, perché lo sforzo si esercita a tirare e non a spingere: questo evita di scendere troppo col taglio nelle fibre del legno.
Tenendo la lama sempre ben affilata è molto facile scavare via la gomma dalle commessure delle doghe di teck e non si rischia di incidere troppo anche l'unghia sotto la doga, quella che serve per tenere la giusta distanzia tra un listello e l'altro ed impedisce (anche) l'infiltrazione di acqua sotto la doga.
Lo zio falegname, se ha un’età sufficiente, lo conosce ed è un attrezzo simile a quello usato per intagliare il riscontro del dente delle serrature nel cielo degli alloggiamenti dei cassetti.
Se la superficie da trattare non è molto grande, il lavoro è semplice e veloce.
Se non si hanno un’ottima manualità ed esperienza, usare macchinari specifici (frese, incisori e simili, con guide da fissare per orientare e mantenere la fresata, ecc.), o peggio con montati accrocchi improvvisati, moltiplica, fino quasi alla certezza, le probabilità di fare danni seri ed irrimediabili. E non riduce di molto il tempo dell’operazione.
Qualcuno scava la prima commessura a mano e poi la usa come guida per incidere le altre con la fresa, ma per fare ciò si deve avere una gran pratica professionale e grande esperienza.
Il punto è che dopo, carteggiato pulito e lavato l’interno con appositi solventi, si deve passare un primer adatto alla gomma che s’intende usare, e poi gommare.
Il riempimento è più agevole con un applicatore che abbia il pistone ad aria, con la pistola a mano (quella del silicone) si fa molta fatica e si eroga in maniera diseguale, consumando molto prodotto e rischiando di non metterne a sufficienza.
Il cordolo di gomma va messo molto abbondante, che fuoriesca un bel po’, perché polimerizzando, ritira.
Dopo qualche minuto dall’applicazione la gomma va schiacciata nella commessura perché penetri a modo, ma ne deve sempre debordare un’adeguata quantità.
Fatto tutto il lavoro, con un largo scalpello affilatissimo e mano ferma come il granito, si procede al taglio della gomma eccedente.
In questo caso il seghetto a lama sega vibrante (detto Fein, quella nella quale le varie lame, intercambiabili secondo il lavoro da eseguire, non girano ma vibrano), con opportuna lama stretta, può essere utile per eliminare l’eccesso di gomma.
Una carteggiatura leggera completa l’opera.
Fatto a mano, con pazienza e calma, non è un lavoro impossibile ed è anche facile che venga bene, l’importante è non farsi prendere la mano dalla fretta e, anche nel tentativo di risparmiare fatica, non si tenti di usare attrezzi elettrici o accrocchi strani.
Buona fortuna.