budo77
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Enigma Resistenza Boiler
Citazione:ale07 ha scritto:
non è facile ( ogni discorso o concetto immediatame ne richiama conseguentemente ''troppi'')
ora anche io esperienza specifica nel navale non ne ho,
ma, chiunque ( in posseso dei requisiti tecnici ovviamente ) se ha voglia ()può approfondire se no è un salto nel pianeta dei perchè
io mi son fatto due (:8 studiando elettrotecnica automazione, programmazione plc .. va be
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riallacciandoi al discorso di kermit, si ho notato che si è argomentato sul:
__ problema corrosione eventualmente innescato da una non corretta gestione della terra di bordo con quella di banchina ( certo le due potrebbero tranquillamente avere valori differenti ) sarebbe corretto separarle
( tipo bonding ecc)
___terra di bordo necessaria per funzione ( es. radio HF e ATU che correttamente lavorano bene con un piano di terra) e da qui si evince senza misurare il valore di dispersione che il mare costituisce una buona ''terra''
il valore di ''terra'' ( ''Re'') di un eventuale dispersore a bordo si potrebbe misurare allo stesso modo di quelli nel prato sotto il palazzo ( con gli strumenti opportuni ovviamente) ma per l'acqua di mare potrebbe essere IMHO superfluo
____ alimentazione 230V AC , ''TERRA'' e SICUREZZA delle persone
ora il pericolo è quello di venire in contatto con ''parti attive''
come?
es. attraverso un guasto ''franco'' un conduttore ( fase ) entra in contatto con la carcassa di un utilizzatore ( fornello, carica batterie, ecc) per cause tra le più svariate ( vibbrazioni, calore, corrosioni topo, ecc) perchè ''l'isolamento è venuto meno
siccome la corrente in realtà ''non si disperde'' ma, ci sarà un ''anello di guasto e questa corente di guasto si richiuderà da qualche parte
come:
es, attraveso la terra se l'ipotetico apparato in oggetto vi è collegato
che valore ha la corrente di guasto ??
se c'è il differenziale la corrente di guasto si limita a quella di intervento del differenziale ( ''Idn''),quindi
0,003A
0,03A
0,3A
0,5A
1A
( tralascio norme e tensioni di contatto max ammissibile)
se c'è la terra e il differenziale con il guasto scatta
non ho terminato [color='limegreen]
quale terra ovviamente la ''propria'' sarebbe auspicabile
a casa nella 220 il neutro '' coincide'' con la terra
si ma coincide si con la terra ma, [color=red]LA TERRA è QUELLA DELL ENTE FORNITORENON è VERO! L'ENEL FORNISCE SOLO FASE E NEUTRO....LA TERRA è QUELLA DEL NS IMPIANTO FATTA CON PUNTAZZE...E TONDINI SALDATI E INFILATI QLC METRO NEL TERRENO. OGNI IMPIANTO HA LA SUA TERRA...SENNò CHE CE LA FAREBBERO MISURARE E CERTIFICARE PER OGNI IMPAINTO SE è SEMPRE QUELLA DELL'ENTE FORNITORE?
si perchè in strada vicino alle case ariva sempre la 380 Vac tre fasi + neutro
poi una fase + neutro la mando da giorgio
un'altra fase più neutro a casa di kermit
e un'altra linea monofase a casa di putin
quel neutro coincide con la terra in cabina perchè lì c'è un trasformatore mediatensione/400 Vac e al suo secondario ''il centrostella'' da cui si ricava il neutro si mete a terra
ma questo non esula kermit, giorgio e putin dall'avere la terra a casa propria perchè è un'altra cosa
come si potrebbe fare ad esempio
un po come in cabina dove ( per nozione lo dico no occorrono tappetini dielettrici isolanti)
cioè
prendo il cavo che collego in banchina, cavo che compro con la terra collegata ( me lo devono vendere così) se anche lo si fa in proprio ''andrebbe'' fato così
e attacco la 220 a un trasformatore ''di isolamento'' con rapporto di trasformazione uno a uno ovvero 220 / 220
perchè
così mi separo dalla terra del mondo ( è una roba dell'altro mondo :42
il trasformatore tra primario e secondario costituisce un accoppiamento magnetico tanto più protetto in sicurezza quando è denominato ''di isolamento''
quindi l'uuscita del trasformatore il secondario 220 Vac è quello che fornirà la tensione in barca
ogni eventuale ''guasto franco'' sarà limitato all'anello di guasto'' ovvero limitato dall'avvolgimento secondario del trasformatore
in pratica la corente di guasto gira all'internodel secondario, non il resto della banchina non si viene a contatto in quantol'accoppiamento lo abbiamo detto è ''magnetico''
adesso io posso decidere di prendere al secondario fase e neutro
il neutro metterlo a terra
ogni guasto verso terra corrisponde a un corto circuito, interverrà il magnetotermico, il differenziale se c'è tanto meglio ma è anche superfluo
sostanzialmente statta la protezione ancor prima che la persona possa venire a contatto, certo se la persona non ha riferimento a terra la scossa non la prenderà ( è allo stesso potenziale)
impianti fati in questo modo ( nel mondo terrestre ) ce be sono tantissimi io ci lavoro molto
se decido ( in barca sempre) di restare a neutro isolato e senza terra come faccio per evitare di venire a contatto con parti attive ?
semplice
utilizzare apparecchi che non hanno bisogno della terra per funzionare e che non hanno la terra
apparecchiature in classe II cioè a DOPPIO ISOLAMENTO dove qualsiai evento non potrà mai metere a contatto l'uomo con parti attive
il PHON è uno di questi sempre, basti osservare che non ha la terra ( sarebbe un erore metterla ) perchè porterei un potenziale pericolo all'interno dell'involucro
son così
il mimipimer
la stufetta caldobagno
la macchinetta da caffè
ecc ecc
ora in un barchino piccolo ( anche io nella mia ) son per il ''tutto isolato''
perchè a 220 ho solo macchina da caffè e il carica batterie raramente uso altro
giorgio per il 2010 hai esaurito il tuo coefficiente di rottura a disposizione
bv
Pensandoci tutta la notte...con trafo di isolamento 1 a 1 la terra della banchina la collego solamente alla carcassa metallica del trafo.
Sulla barca avrò la mia terra...collegata a mare. Non so se le norme permettono ciò...ma cosi di sicuro non ci saranno correnti galvaniche che mi girano in barca da sole.
Vero ?
Viva Budo
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29-12-2010 16:44 |
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