20-01-2011, 16:19
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 20-01-2011, 16:42 da einstein.)
Citazione:snow-sea ha scritto:
Citazione:einstein ha scritto:
Sebastian, si sa che più curvi l'albero e più smagrisci la randa perchè la curva si mangia l'eccesso di tessuto, cioè il grasso; se continui a curvare l'albero, a randa già piatta, cosa si mangia? Quello che vedi è il risultato.
ciao
Scusate la mia ignoranza, ma se non capisco il 'perchè' faccio fatica a digerire il 'come'
Non ho trovato nessuna spiegazione al perchè curvando l'albero la randa si smagrisce! E' da molto che mi ronza in testa, ma non riesco a non pensare che, curvando l'albero verso poppa, la logica mi dice che la testa d'albero si sposta verso poppa e si abbassa e, quindi, la balumina si lasca e, quindi, si apre svergolando e scaricando la spinta: ma qual'è il meccanismo di appiattimento?
Tu dici che la curva si 'mangia il grasso', ma come fa?
Io ho un 'palo' (Lambrusco)che riesco a curvare con il belin forse di 10 cm in testa, ma all'altezza del boma se si sposta di 2 mm sarà tanto:come fa ad appiattire?
Grazie e vi assicuro che mi metterò dietro .... la lavagna randa con il cappello d'asino
Intanto, se lo trovate, BV
Mario
Questa che vedi in veleria è una randa distesa sul pavimento, quindi piatta, e la curva a sinistra è l'inferitura che corrisponde alla massima curvatura dell'albero. Se raddrizzi quella curva, è ovvio che si creerà un avvallamento (grasso), mentre se vai oltre quella curva si creerà uno stiramento del tessuto. E' vero che uno dei tre vincoli (la penna) si sposta un po' indietro e si abbassa, ma gli altri (mura e base/scotta), rimangono al loro posto.
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Per capire meglio guarda anche qui:
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ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.


