Citazione:kermit ha scritto:
Citazione:wind e sea ha scritto:
- Alternatore di potenza e ripartitore intelligente sono equivalenti a soldi buttati....
che stroncatura!!!
...sono curioso di sapere cosa stavi per scrivere
Difficile scrivere tutto su come si caricano le batterie dove la confusione regna sovrana.
Dovrei precisare che a meno di non disporre pacchi batteria di grande dimensione (> di 400 Ah) l'alternatore di grande potenza è sicuramente una spesa inutile.
Molte persone non riescono a comprendere che se il voltaggio è arrivato al massimo valore di regolazione, esempio 13.9-14 V avere un alternatore da 50, 60, 80 o da 110 A non fa nessuna differenza, eppure si continua a dire che le batterie si caricano prima con l'alternatore più grande.
Ho cercato di spiegare più volte il concetto ma ormai vedo che non viene percepito. Getto la spugna!
Caro Kermit, da un lato hai ragione ma, come accenni, se la capacità delle batterie è elevata, sono del tipo che accettano una carica intensa, come le GEL da Trazione, sono parecchio scariche e magari vuoi ricaricare senza imballare il motore, la differenza un alternatore di potenza la fà.
E' evidente che l'alternatore da 50 A (si riferisce in genere a 6500 rpm al suo asse) col motore a velocità di crociera erogherà inizialmente meno di quanto le batterie potrebbero accettare (30-40 A?) e solo dopo molto il regolatore intelligente limiterà la carica per preservare le batterie.
Un alternatore di potenza da 120 A nelle stesse condizioni caricherà inizialmente 90 A per portarsi dopo un pò in assorbimento a 60 A per seguire poi il calo di carica richiesta dalle batterie, quando caricherà 30-40 A non ci sarà più nessuna differenza ripetto all'alternatore da 50 A.
In conclusione, direi abbastanza d'accordo con te, la priorità dove spendere è la regolazione intelligente e batterie buone e capaci, poi anche l'alternatore di potenza (che oltretutto non costa molto) può valere la spesa se il pacco batterie e l'utilizzo lo giustificano.
Io consiglierei sempre, in prima battuta, di misurare la velocità di rotazione normale dell'alternatore montato; su molti vecchi motori di derivazione automobilistica, dove il motore gira a 4-5000 rpm, tarati per la nautica a 3000 rpm l'alternatore e la sua puleggia sono rimasti quelli della versione automobilistica e quindi carica il 50% della targa, basta cambiare la puleggia e la cinghia per recuperare prestazioni decisamente migliori senza andare all'alternatore di potenza.

