Citazione:mhuir ha scritto:
caricabasso,
quando si è rotto poco importa sapere perchè finchè non ripoti la pelle a casa.....
sarebbe bello poter sapere in anticipo se il timone è stato: ben progettato, realizzato strettamente secondo specifiche, che i vari elementi non habbiano subito 'lavoro a fatica', che non ci siano imperfezioni di fusione nell'asse che innescano rottura a fatica.... e .....chissà quante altre cose
c'è sempre un margine di rischio , si tratta di capire se vale la o no pena di tenerne conto.....
Era ciò che volevo dire.
Quando si sceglie una barca quanto tempo ed attenzione si dedicano ai particolari di costruzione che riguardano la sicurezza in mare?
Personalmente posso dire che ho visto due avarie al timone per rottura delle razze interne,certamente non realizzate secondo le specifiche e la normale attenzione che meritano.
Si trattava nello specifico di prestigiosi cantieri.
Ed ancora.
Ci informiamo come è realizzata la losca del timone,i rinforzi relativi e come è dimensionato l'asse?
Vi fidate di un asse in alluminio?
Ci domandiamo come è progettato l'agghiaccio delle timoneria?
Sappiamo ispezionare periodicamente il meccanismo?
Cosa ne pensate delle lande ricavate da elementi saldati? come sono ancorati allo scafo?
Se l'attenzione dell'utenza è riservata alla linea dell'imbarcazione,alla attrezzatura in coperta al suo peso complessivo ( barca pesante?orrore!) non lamentiamoci che dopo si verificano delle avarie che anni addietro erano estremamente improbabili.
Per quanto riguarda il timone,la mancanza assoluta di skeg nei nuovi modelli contribuisce a renderli vulnerabili.