Osmosi dopo due anni in secca
Mi piacerebbe sapere quali sono gli attrezzi adatti Dopo due anni che lo scafo è in secca, solvente, intendendo per solvente un liquido che sia in grado d'interagire con le sostanze che possono diventare soluto, non ne trovi più E' un dato di fatto che il venditore furbetto che vuole piazzare uno scafo osmotico, lo lascia parechi mesi fuori dall'acqua e il solvente sparisce, ma resta la sostanza che diventerà nuovamente soluto, quando lo scafo ritornerà in acqua La termografia permette di rilevare differenti livelli d'umidità, in quanto la presenza di acqua, abbassa le temperature Permette altresì di rilevare delaminazioni, in quanto quando due strati si staccano, si forma un vuoto che conduce in modo diverso il calore rispetto agli strati che sono coesi; questa differenza di temperatura, viene rilevata dalla termocamera L'ultrasuono, se troviamo uno stratificato che sia ad esso permeabile, permette di rilevare le delaminazioni, ma non mi fa vedere differenze d'umidità Il classico igrometro, mi permette di rilevare maggiori o minori livelli d'umidità, basandosi sulla diversa conducibilità elettrica delle parti più umide, rispetto a quelle più secche Questi tre metodi non mi permettono di rilevare la presenza, all'interno dello stratificato, di sostanze in grado di diventare soluto e di dare quindi origine ad un liquido osmotico Nell'ambito dei CND non conosco tecniche in grado di rilevare la presenza di sostanze in grado di dare origine ad un liquido osmotico, nel momento in cui dovessero venire a contatto con l'acqua di mare Se parliamo di controlli distruttivi, per esempio dei carotaggi, con un analisi chimica è sicuramente possibile rilevare la presenza di sostanze in grado di creare problemi -OSMOSI- Siccome c'è sempre da imparare, vorrei conocere quali sono gli attrezzi giusti per rilevare, con scafo in secca da due anni, la presenza di sostanze potenialmente osmotiche
@alessio.pi In casi del genere, ho sempre detto ai miei clienti di far mettere nel contratto di compravendita, la seguente clausola: ..visto il lungo periodo che lo scafo ha trascorso in secca, ai fini di rilevare se in precedenza lo scafo fosse affetto da osmosi, dopo 4 mesi che lo scafo avrà trascorso in acqua, si provvederà ad un alaggio, in detta occasione si verificherà se si saranno formati o meno fenomeni osmotici...in caso affermatio, l'alaggio e tutte le altre spese per risanare lo scafo saranno a carico del venditore, in caso negativo, le spese saranno a carico del compratore...meglio ancora far depositare presso un legale, una parte della cifra della vendita, che servirà o meno per riparare eventuali danni da osmosi Se un venditore accetta questa condizione, molto probailmente ha la coscienza tranquilla, se solleva un mucchio di contestazioni, mi si drizzano le antenne e penso che abbia la volpe sotto l'ascella
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