Citazione:faber ha scritto:
ho da poco fatto lo stesso intervento sulla mia barca, ed oltre alla contro-piastra in compensato marino come giustamente dice Frapp ci ho anche aggiunto
una lamiera di 5 mm di acciaio inox opportunamente sagomata, fissata con bulloni a testa esagonale e dadi autobloccanti sempre inox,
e adesso mi sento più tranquillo ..

Si è proprio quello che farò in questo mese giàcchè ho la barca in secco in cantiere (la cosa sarà semplice e risolutiva e magari valutare se usare il compensato marino o teflon/nylon oltre alla piastra in acciaio). Vero...il salpancora fu sostituito con uno più efficiente ed affidabile (Quick1000W).
Forse questo potrebbe essere un argomento per un'altra sezione , tuttavia...Per quanto riguarda la domanda di Leonardo696 ritengo che la perizia sia stata fatta correttamente (in generale)con anche la misurazione dell'umidità residua sulla carena e un'analisi con ultrasuoni per stimare lo stato della deriva e relativi prigionieri/bulbo ed altro. Pur essendo stato presente mi sono fidato del suo lavoro e questo mi è sfuggito.Tuttavia per certi altri aspetti avrei qualche critica . In sostanza sono del parere che spesso per buona parte delle visite ispettive da parte di 'superperiti' ci sia da chiedersi se davvero sia così indispensabile il loro intervento e se questo ti mette il cuore in pace e se il costo relativo di circa un migliaio di euro sia giustificato. Spendo una parola in più dicendo che spesso la redazione del documento certificatore viene fatta con un approccio del tipo 'copia incolla' . Un perito che confonde una Danphort con una Britany mi lascia un pò perplesso. sarebbe stata sufficiente la mia esperienza per molte altre valutazioni. Me lo hai chiesto e questa è la mia risposta. . Ciao [:209]