29-12-2011, 04:15
Non facciamo confusione.
Anche Einstein non ama le vele in stallo, ma si tratta di scegliere il male minore, quindi meglio procedere con la randa un po cazzata per aprire il canale alla vela di prua ed evitare lo sbilanciamento della risultante di spinta troppo sottovento.
Allo stesso tempo bisogna dire che non è un dogna assoluto, dipende anche dalle condizioni e dalla barca che hai sotto le chiappe.
Analoga cosa si fa con lo spi che con vento forte si tende a porare un po' più strallato del dovuto per limitarev il rollio.
Sono tutte cose che vengono con l'esperienza.
Invece dobbiamo porre come base che il flusso laminare è sempre da preferire ad una vela in stallo che lavora a resistenza.
Anche Einstein non ama le vele in stallo, ma si tratta di scegliere il male minore, quindi meglio procedere con la randa un po cazzata per aprire il canale alla vela di prua ed evitare lo sbilanciamento della risultante di spinta troppo sottovento.
Allo stesso tempo bisogna dire che non è un dogna assoluto, dipende anche dalle condizioni e dalla barca che hai sotto le chiappe.
Analoga cosa si fa con lo spi che con vento forte si tende a porare un po' più strallato del dovuto per limitarev il rollio.
Sono tutte cose che vengono con l'esperienza.
Invece dobbiamo porre come base che il flusso laminare è sempre da preferire ad una vela in stallo che lavora a resistenza.
Tra me e il mare comanda il tempo...
Leandro
Leandro
