02-01-2012, 04:13
Citazione:matteo45 ha scritto:Bell'intervento
Citazione:TestaCuore ha scritto:A me i vari commercianti e cantieri hanno sempre detto: acqua salata, e poi asciuga. Un paio di volte all' anno acqua con i limoni. Io uso a volte il last al limone, ma molto diluito. a volte il Finish lavastoviglie, ma bisogna sciacquare bene, perchè lascia aloni sul belin morbida, quasi un pennello. oppure belin leggero. Cosa usare come sigillante? Mi hanno detto in molti: olio di vaselina enologico, ma poco poco,se no scurisce troppo. Se ci sono macchie di unto, usare lo smacchiatore.
Direi di votare la pulizia del teak come la cosa più OPPPPPINABILE del mondo della vela!
Probabilmente ogni due anni una passata con carta trecento non farebbe male. In ogni caso se si vuole la coperta bella e farla durare poco, va bene tutto il resto.
Per quello che ha scritto l'amico che la maniera di montare la coperta di HR è demenziale, non credo che sia così, è solamente la maniera classica con cui erano montate le vecchie coperte. Certo, se levi le viti per non vederne le teste e lasci solo i tappi, allora qualcosa succede... Altri tempi, altri spessori. Le coperte della maggior parte delle barche di oggi è prefabbricata con listelli di teak di 4-6 mm incolllati solitamente su compensato di okumè di 3-4 mm o su un feltro fibroso. I bordi esterni perimetrali, chiamati comunemente trincarini, e la spina centrale sono in massello, possibilmente ma non necessariamente avvitati. Colle del tipo sikaflex, e mai epossidiche.
Per quel che riguarda la coperta del Bavaria che ho visto, non credo che potrebbe essere peggiore. Ma non è l' unica. Solo gli Hanse, tra le barche industriali, hanno leggermente migliorato, forse per provvedere agli errori precedenti.
BV

anche perchè sembrava che solo io avessi visto coperte in teak montate come hai descritto tu, ciao

