naslap
Senior utente
Messaggi: 3.150
Registrato: Jan 2006
|
pulizia teak
leggo da anni discussione su cosa sia meglio per pulire il teak, a qualcuna avevo anche partecipato e avevo dato il mio contributo
vedo che continuano e c'è sempre chi trova una soluzione più innovativa della precedente, quella migliore, la definitiva
io credo che non esista una soluzione ottimale, quella che consenta di conservare il colore biondo originale per lungo tempo e che per altro verso non comporti un progressivo e rapido assottigliarsi dello spessore della coperta
leggo di, ho visto ed ho avuto barche che con la medesima coperta hanno navigato oltre 30 anni
certamente non erano barche il cui proprietario aveva cercato spasmodicamente di mantenere inalterato il colore naturale del teak
questa essenza di legname per la sua stessa natura tende a produrre una patina grigia che in una certa qual misura ne diminuisce la bellezza ma per altro verso la aiuta molto a proteggersi dagli agenti atmosferici
se poi ci si fa caso sulle barche con coperta in teak si osservano due tonalità di grigio; escluse le altre essenze, tipo l'iroko, il teak assume un colore grigio chiaro se è mantenuto pulito, senza l'uso di olii e porcherie varie, mediante il lavaggio saltuario che ancor più raramente può avvenire con l'aggiunta di un detersivo neutro
se il teak viene impregnato con olii impregnati dopo qualche tempo diviene di quel grigio topo che non è per nulla gradevole a vedersi
quindi le alternative sono:
cura continua per mantenerlo biondo, ogni 3/4 mesi, a discapito della durata che risulta meno che dimezzata visto che far fuori un mm di teak all'anno è il minimo che possa accadere ovvero semplice lavaggio di pulizia periodica, mai con idropulitrice, accontentandosi di averlo di un bel grigio e di godere di tutti gli altri benefici connessi alla sua presenza
in questo secondo caso, se ogni 2/3 anni proprio si vuole riportarlo all'originale splendore, si effettua una pulizia straordinaria con carteggiatura manuale leggerissima, lavaggio con del semplice acido ossalico e successivo reintegro di sostanza oliosa protettiva mediante impiego dell'olio di giogioba, non unge e viene assorbito rapidamente
solo così il costoso rifacimento della coperta può avvenire a distanza di tanti e tanti anni
questo per mia modestissima esperienza
|
|
10-03-2012 00:18 |
|