Rispondi 
sigillatura deriva + coppercoat
Autore Messaggio
N/A Offline
Vecio AdV

Messaggi: 6.378
Registrato: Feb 2010 Online
Messaggio: #41
sigillatura deriva + coppercoat
Si marco, secondo me conviene. Il lavoraccio non è per la coppercoat quanto piuttosto per risolvere quella lieve infiltrazione d'acqua
15-05-2012 02:17
Trova tutti i messaggi di questo utente Cita questo messaggio nella tua risposta
Gioy Offline
Nuovo Amico del forum

Messaggi: 14
Registrato: May 2012 Online
Messaggio: #42
sigillatura deriva + coppercoat
Ok ci sentiamo in questi giorni.. Anche io l'alzo la settimana prossima la barca. A presto buon vento
15-05-2012 02:26
Trova tutti i messaggi di questo utente Cita questo messaggio nella tua risposta
kermit Offline
Vecio AdV

Messaggi: 14.758
Registrato: Sep 2006 Online
Messaggio: #43
sigillatura deriva + coppercoat
Citazione:TestaCuore ha scritto:
In pratica dite di svitare il prigioniero? sicuri che verrebbe via facile? Ed il pappone di resina che c'è lo lascio dov'è? Riempio di sika, riavvito il prigioniero, rimetto la piastra e serro il dado?
Ho capito bene?
Riccardo dove avresti il pappone di resina? Secondo me come ha detto estrovelico va bene ed il prigioniero visto che la barca è nuova dovrebbe venire via bene
15-05-2012 02:33
Trova tutti i messaggi di questo utente Cita questo messaggio nella tua risposta
N/A Offline
Vecio AdV

Messaggi: 6.378
Registrato: Feb 2010 Online
Messaggio: #44
sigillatura deriva + coppercoat
Il pappone sta tra la piastra d'acciaio e il controstampo
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-05-2012 03:16 da N/A.)
15-05-2012 02:37
Trova tutti i messaggi di questo utente Cita questo messaggio nella tua risposta
skippereli Offline
Amico del forum

Messaggi: 351
Registrato: Nov 2007 Online
Messaggio: #45
sigillatura deriva + coppercoat
Barca sull'invaso e bulbo ben appoggiato a terra.
Levato dado del prigioniero.
Svitato perno.
Riempito foro di sica.
Riavvitato prigioniero e serrato dado.
In 20 minuti ho fatto tutto e non ha mai piu trafilato!

Come dice un mio caro amico:
'tutto sommato è una barca.....non è una macchina per fare la TAC'

[/quote]

A parte il garbo usato.... ma in effetti, per fare un lavoro piu' sbrigativo condivido quanto espresso da Estrovelico, se riesci a svitare il prigioniero.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-05-2012 02:56 da skippereli.)
15-05-2012 02:50
Trova tutti i messaggi di questo utente Cita questo messaggio nella tua risposta
kermit Offline
Vecio AdV

Messaggi: 14.758
Registrato: Sep 2006 Online
Messaggio: #46
sigillatura deriva + coppercoat
Citazione:TestaCuore ha scritto:
Il pappone sta tra la piastra d'acciaio e il controstampo
secondo me non c'è nessun pappone, tolto il dado la piastra è libera, comunque se farai il lavoro mi saprai dire
15-05-2012 05:22
Trova tutti i messaggi di questo utente Cita questo messaggio nella tua risposta
N/A Offline
Vecio AdV

Messaggi: 6.378
Registrato: Feb 2010 Online
Messaggio: #47
sigillatura deriva + coppercoat
Il pappone è quello giallo a vista, ricordi questa foto?


Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
15-05-2012 05:26
Trova tutti i messaggi di questo utente Cita questo messaggio nella tua risposta
kermit Offline
Vecio AdV

Messaggi: 14.758
Registrato: Sep 2006 Online
Messaggio: #48
sigillatura deriva + coppercoat
Citazione:TestaCuore ha scritto:
Il pappone è quello giallo a vista, ricordi questa foto?


Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Ma quello è un sigillante non un pappone di resina, è elastico o duro?
15-05-2012 05:29
Trova tutti i messaggi di questo utente Cita questo messaggio nella tua risposta
Giorgio Offline
Vecio AdV

Messaggi: 12.168
Registrato: Oct 2005 Online
Messaggio: #49
sigillatura deriva + coppercoat
A me pare un bond epoxi piu' che sika.....
15-05-2012 05:30
Trova tutti i messaggi di questo utente Cita questo messaggio nella tua risposta
kermit Offline
Vecio AdV

Messaggi: 14.758
Registrato: Sep 2006 Online
Messaggio: #50
sigillatura deriva + coppercoat
Citazione:Giorgio ha scritto:
A me pare un bond epoxi piu' che sika.....
a me sembra sparato da una pistola quindi non credo sia epoxi, ritengo sia un sigillante poliuretanico generico
15-05-2012 05:41
Trova tutti i messaggi di questo utente Cita questo messaggio nella tua risposta
N/A Offline
Vecio AdV

Messaggi: 6.378
Registrato: Feb 2010 Online
Messaggio: #51
sigillatura deriva + coppercoat
Non è sika....è resina, credo, perché è durissima.
La stessa sta anche sotto, tra lo scafo ed il controstampo
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-05-2012 13:39 da N/A.)
15-05-2012 13:29
Trova tutti i messaggi di questo utente Cita questo messaggio nella tua risposta
Luca Falegname Offline
Amico del forum

Messaggi: 338
Registrato: Jun 2010 Online
Messaggio: #52
sigillatura deriva + coppercoat
Riccardo,
ho seguito la tua discussione.....mi spiace che questa trafilatura ti dia tutte queste preoccupazioni....
Non sono voluto intervenire prima, ma mi permetto di darti il mio punto di vista,che altresì ha una sequenza logica....
L'acqua, se hai verificato che sia salata, (non l'ho letto da nessuna parte) è presumibile, anzi certo che viene da fuori....
Detto ciò, significa che dal suo punto d'ingresso prima di uscire lungo il perno e sotto al dado o alla piastra incollata con resina e inerte/talco, 'passeggia' su tutte le cavità e/o vie d'aria prive del siggilante d'unione scafo/bulbo trovate sulla sezione della pinna che si accoppia allo scafo.
Siggillare il perno/dado può essere una soluzione per non vedere più acqua in sentina, ma io mi permetto di suggerirti di risolvere il problema da fuori, rifacendo la siggillatura da fuori, dopo aver pulito e rimosso superficialmente il giunto elastico tra lama e scafo.
Il lavoro a regola d'arte, và eseguito con fresetta apposita e mai con cutter/taglierino, poichè eventuali tagli non percettibili ad occhio non sarà possibile colmarli con Sika 292, dovuto all'alta viscosità/densità.
Con una sola passata, profonda 7/8 mm almeno, avrai un solco perfetto e probabilmente (Visto personalmente su interventi realizzati) se la via d'acqua è anche di un solo millimetro la potrai individuare grazie alla piccola trafilatura di nero che si sarà creata intorno.
Siggilerai allora con Sika 292, facendo un cordolo continuo e regolare, poi procederai con il ciclo di verniciatura.
Vantaggi?? Conserverai i perni che seppur in inox ossidano, e la testa/sezione della pinna lontane dall'acqua di mare, che in molti casi essendo in leghe d'acciaio è il motivo delle trafilature e bolle di ruggine nei bulbi di molte barche in giro!!!
Ti sconsiglio vivamente di sbulbare, assolutamente!!! ho visto molte barche che per la volontà degli armatori di vederle asciutte per levare le lame di deriva hanno inevitabilmente letteralmente strappato la laminazione e delaminato per ampie porzioni attorno alla chiglia le loro barche!!!!
La scelta migliore per la tua barca comunque la fà sempre il suo comandante!!!
Buona lavoro!!
Saluti a tutti!!
15-05-2012 16:05
Visita il sito web di questo utente Trova tutti i messaggi di questo utente Cita questo messaggio nella tua risposta
N/A Offline
Vecio AdV

Messaggi: 6.378
Registrato: Feb 2010 Online
Messaggio: #53
sigillatura deriva + coppercoat
Ciao Luca....quelle che tu hai espresso sono esattamente le perplessità che avevo anche io. Mi hai dato infatti conferma di ciò che temevo: risolvo il problema solo in aparenza e poi sotto ho l'acqua che entra e si 'appantana' nella VTR creandomi alla lunga problem ancora più seri.
Ed infatti avevo pensato di risolvere solo da fuori più o meno come hai suggerito tu.
Unica cosa su cui ancora non sono convinto è sul sika che andrà sulla ghisa; infatti io porterò a zero la lama ed il bulbo per fare il trattamento antiruggine. Per cui porterò a zero carena e pinna, poi toglierò il cordolo di sika come hai detto tu, inietterò dell'altro sika e creerò un nuovo cordolo, passandolo alla fine con il dito per rastremarlo bene tra scafo e lama. a quel punto mi ritroverò con qualche millimetro di sika sulla lama che non verrà coperto dall'interprotect che vorrò passare. Non è che poi li si formerà la ruggine?
O mi conviene passare prima l'interprotect?
che ne dite??
15-05-2012 16:38
Trova tutti i messaggi di questo utente Cita questo messaggio nella tua risposta
Luca Falegname Offline
Amico del forum

Messaggi: 338
Registrato: Jun 2010 Online
Messaggio: #54
sigillatura deriva + coppercoat
Passa prima il primer(non conosco interprotect) ma adirittura puoi fare il ciclo completo, poi siggilli e poi dai primer e finitura coppercoat!!
Carteggia lievemente il giunto in Sika prima di passare il fondo per Coppercoat!
Asicurati sempre che dovuto all'inaccessibilità nel cavo del colco che aprirai non ci siano anche lievissime parti distaccate, poichè ti faranno da sacche per eventuali problemi futuri!!!
Per questo è fondamentale pulire e creare il nuovo solco con fresetta...una sola passata e hai il lavoro fatto pulito e a regola d'arte!!
Ciao,
15-05-2012 16:46
Visita il sito web di questo utente Trova tutti i messaggi di questo utente Cita questo messaggio nella tua risposta
N/A Offline
Vecio AdV

Messaggi: 6.378
Registrato: Feb 2010 Online
Messaggio: #55
sigillatura deriva + coppercoat
grazie....mi hai convinto! ;-)
15-05-2012 17:01
Trova tutti i messaggi di questo utente Cita questo messaggio nella tua risposta
Estrovelico Offline
Senior utente

Messaggi: 1.777
Registrato: Mar 2007 Online
Messaggio: #56
sigillatura deriva + coppercoat
Citazione:Luca Falegname ha scritto:
Riccardo,
ho seguito la tua discussione.....mi spiace che questa trafilatura ti dia tutte queste preoccupazioni....
Non sono voluto intervenire prima, ma mi permetto di darti il mio punto di vista,che altresì ha una sequenza logica....
L'acqua, se hai verificato che sia salata, (non l'ho letto da nessuna parte) è presumibile, anzi certo che viene da fuori....
Detto ciò, significa che dal suo punto d'ingresso prima di uscire lungo il perno e sotto al dado o alla piastra incollata con resina e inerte/talco, 'passeggia' su tutte le cavità e/o vie d'aria prive del siggilante d'unione scafo/bulbo trovate sulla sezione della pinna che si accoppia allo scafo.
Siggillare il perno/dado può essere una soluzione per non vedere più acqua in sentina, ma io mi permetto di suggerirti di risolvere il problema da fuori, rifacendo la siggillatura da fuori, dopo aver pulito e rimosso superficialmente il giunto elastico tra lama e scafo.
Il lavoro a regola d'arte, và eseguito con fresetta apposita e mai con cutter/taglierino, poichè eventuali tagli non percettibili ad occhio non sarà possibile colmarli con Sika 292, dovuto all'alta viscosità/densità.
Con una sola passata, profonda 7/8 mm almeno, avrai un solco perfetto e probabilmente (Visto personalmente su interventi realizzati) se la via d'acqua è anche di un solo millimetro la potrai individuare grazie alla piccola trafilatura di nero che si sarà creata intorno.
Siggilerai allora con Sika 292, facendo un cordolo continuo e regolare, poi procederai con il ciclo di verniciatura.
Vantaggi?? Conserverai i perni che seppur in inox ossidano, e la testa/sezione della pinna lontane dall'acqua di mare, che in molti casi essendo in leghe d'acciaio è il motivo delle trafilature e bolle di ruggine nei bulbi di molte barche in giro!!!
Ti sconsiglio vivamente di sbulbare, assolutamente!!! ho visto molte barche che per la volontà degli armatori di vederle asciutte per levare le lame di deriva hanno inevitabilmente letteralmente strappato la laminazione e delaminato per ampie porzioni attorno alla chiglia le loro barche!!!!
La scelta migliore per la tua barca comunque la fà sempre il suo comandante!!!
Buona lavoro!!
Saluti a tutti!!

Mi piacerebbe proprio vedertelo fare questo bel lavorino!
Come è possibile fresare tra bulbo e scafo? O fresi il bulbo o fresi lo scafo, dato che entrambe le parti saranno ben serrate tra loro e non credo ci sia un cordone di sica di tale spessore da permettere una fresata....anche perchè se cosi fosse significherebbe che il bulbo sarebbe separato dallo scafo da un tale spessore di sigillante che risulterebbe poco solidale e avrebbe dei movimenti.
A me pare invece che quando i bulbi vengono montati, i dadi vengono ben serrati e non rimane spazio tra bulbo e scafo,percui mi piacerebbe vedere cosa freseresti....
daccordo che di pasticci se ne vedono tanti in giro, però addirittura pubblicizzarli spacciandoli per interventi professionali mi sembra un po troppo! Dire poi che sfilando un bulbo possa delaminarsi lo scafo...certo, tutto puo essere, se a sfilare il bulbo è lo stesso che fresa il bulbo sperando di fargli un solco da sigillare come se fosse un ponte in tek...posso capirlo!Ma se il lavoro lo fa qualcuno che non si è improvvisato esperto dall'oggi al domani, allora sarà ben difficile che uno scafo si delamini per un operazione del genere!
Comunque ognuno è certamente libero di fare ciò che vuole sulla propria barca, anche di farsi fresare lo scafo, anche se continuo a pensare che sfilare un prigioniero e sigillare bene sia molto piu semplice, e il sigillante impedirebbe comunque all'acqua di entrare tra scafo e controstampo...
15-05-2012 18:33
Trova tutti i messaggi di questo utente Cita questo messaggio nella tua risposta
Giorgio Offline
Vecio AdV

Messaggi: 12.168
Registrato: Oct 2005 Online
Messaggio: #57
sigillatura deriva + coppercoat
Ultimamente faccio beneBig GrinBig GrinBig GrinBig Grin
15-05-2012 19:56
Trova tutti i messaggi di questo utente Cita questo messaggio nella tua risposta
N/A Offline
Vecio AdV

Messaggi: 6.378
Registrato: Feb 2010 Online
Messaggio: #58
sigillatura deriva + coppercoat
che io ricordi, sulla mia c'è un leggero solco tra scafo e pinna, dal quale trasborda un cordolino di sika. ora che porterò a zero tutto faccio due foto...così parlaimo su cose concrete!
a tra qualche giorno!
15-05-2012 20:36
Trova tutti i messaggi di questo utente Cita questo messaggio nella tua risposta
Luca Falegname Offline
Amico del forum

Messaggi: 338
Registrato: Jun 2010 Online
Messaggio: #59
sigillatura deriva + coppercoat
Mi piacerebbe proprio vedertelo fare questo bel lavorino!
Come è possibile fresare tra bulbo e scafo? O fresi il bulbo o fresi lo scafo, dato che entrambe le parti saranno ben serrate tra loro e non credo ci sia un cordone di sica di tale spessore da permettere una fresata....anche perchè se cosi fosse significherebbe che il bulbo sarebbe separato dallo scafo da un tale spessore di sigillante che risulterebbe poco solidale e avrebbe dei movimenti.
A me pare invece che quando i bulbi vengono montati, i dadi vengono ben serrati e non rimane spazio tra bulbo e scafo,percui mi piacerebbe vedere cosa freseresti....
daccordo che di pasticci se ne vedono tanti in giro, però addirittura pubblicizzarli spacciandoli per interventi professionali mi sembra un po troppo! Dire poi che sfilando un bulbo possa delaminarsi lo scafo...certo, tutto puo essere, se a sfilare il bulbo è lo stesso che fresa il bulbo sperando di fargli un solco da sigillare come se fosse un ponte in tek...posso capirlo!Ma se il lavoro lo fa qualcuno che non si è improvvisato esperto dall'oggi al domani, allora sarà ben difficile che uno scafo si delamini per un operazione del genere!
Comunque ognuno è certamente libero di fare ciò che vuole sulla propria barca, anche di farsi fresare lo scafo, anche se continuo a pensare che sfilare un prigioniero e sigillare bene sia molto piu semplice, e il sigillante impedirebbe comunque all'acqua di entrare tra scafo e controstampo...
[/quote]

Caro Estrovelico,
riguardo la tua competenza in generale già avevo avuto i miei dubbi tempo addietro in una discussione riguardol'Awl grip....ma a differenza tua, trattandosi di un libero forum dove tutti esprimono il loro parere, le mie considerazioni me le tengo per me....
Poi nei giorni scorsi riguardo il campione di Compensato marino di Rovere ugualmente ti sei espresso in maniera maleducata e arrogante nei miei confronti....
E il buon Giorgio dietro ora ti fà spalla divertito....
Io veramente con persone come te, che non capiscono il mio intervento,capisco perchè la gente è scettica e restia quando deve affidare i lavori a presunti artigiani e/o ditte come mi sembra di capire tu sia....
Ma vedi per la mia natura paziente e anche per la funzione che ogni nostro contributo apporta al forum a chi meno conosce, a te (presunto mammasantissima della nautica),che si permette di tirare e sparare giudizi su altri, e anche a Giorgio mi permetto di raccontare come si bulba una barca.
Lo faccio anche per il beneficio di tutti gli Adv.
Tralasciando le fasi di allineamento, centratura etc, ogni bulbo/deriva o pinna che dir si voglia, è solidale allo scafo a mezzo fissaggio meccanico e collante/siggilante.
Proprio dovuto alla differente natura dei materiali e sopratutto delle sollecitazioni ricevute, è consuetudine creare un giunto d'incollaggio che sia elastico. Proporzionalmente alla superficie d'unione e alla profondità del giunto si determina il coefficente d'elasticità e sopportazione degli stress dovuti sopratutto dagli sbandamenti in navigazioni impegnative, dell'unione scafo/bulbo.
Io personalmente avendo bulbato alcune barche anche con lame importanti, e velleità veliche superiori a la maggior parte delle barche di serie, procedo con la siggillatura ove, o in sospensione o a mezzo di apposita taccatura la pinna sia distante dallo scafo tra 8 e 10mm, in alcuni casi anche 12 mm. Secondo la temperatura,solamente almeno due giorni dopo,quando il sika ha reticolato,procedo con il serraggio dei prigionieri,che avrò a suo tempo 'appuntato' e naturalmente avevo previamente montato con la contropiastra se prevista.
Risultato:
Quando serro i fissaggi meccanici il giunto avrà uno spessore quasi invariato e oltre a svolgere la sua funzione d'unione fungerà anche da guarnizione, poichè aumenterà di volume anche contro i perni.
Se invece il bulbo lo avrebbero montato a Rimini, incaricando il lavoro al tuo splendido genio e alla tua 'conoscenza', e secondo la tecnica che scrivi, oppure da Giorgio che con il suo sorriso sembrerebbe approvare la tua tecnica, succederebbe che il sika fresco, al serraggio dei bulloni uscirebbe completamente, rimanendo solo un sottile velo tra lo scafo e la sezione della pinna, e alle sollecitazioni dovute alla forza di raddrizzamento dello stesso troverà prima o poi, irrimediabilmente delle vie d'acqua, non essendo stato 'creato' appunto, il 'giunto'.
Capisco e deduco dalla tua risposta che non conosci tutti gli utensili in uso ai professionisti, ma esistono portafrese verticali sia elettriche che pneumatiche e una gamma infinita di frese e utensili anche con cuscinetti guida per fare proprio questi lavori.....E quindi considera questi lavori impossibili!!!
Ci tengo a precisare, al fine che tu non ti permetta più a dare giudizi sul mio conto, che riguardo la mia competenza e professionalità il mio profilo è completo di nome e cognome e quindi facilmente comprovabile e referenziabile con gli strumenti che oggi offre la rete.
Al contrario di te sappiamo tutti poco, presentati chiaramente!
Tanto vi dovevo,
in primis agli Adv,
Saluti,
Luca
15-05-2012 21:02
Visita il sito web di questo utente Trova tutti i messaggi di questo utente Cita questo messaggio nella tua risposta
The Prince Offline
Senior utente

Messaggi: 1.152
Registrato: Jan 2008 Online
Messaggio: #60
sigillatura deriva + coppercoat
Citazione:Luca Falegname ha scritto:
Mi piacerebbe proprio vedertelo fare questo bel lavorino!
Come è possibile fresare tra bulbo e scafo? O fresi il bulbo o fresi lo scafo, dato che entrambe le parti saranno ben serrate tra loro e non credo ci sia un cordone di sica di tale spessore da permettere una fresata....anche perchè se cosi fosse significherebbe che il bulbo sarebbe separato dallo scafo da un tale spessore di sigillante che risulterebbe poco solidale e avrebbe dei movimenti.
A me pare invece che quando i bulbi vengono montati, i dadi vengono ben serrati e non rimane spazio tra bulbo e scafo,percui mi piacerebbe vedere cosa freseresti....
daccordo che di pasticci se ne vedono tanti in giro, però addirittura pubblicizzarli spacciandoli per interventi professionali mi sembra un po troppo! Dire poi che sfilando un bulbo possa delaminarsi lo scafo...certo, tutto puo essere, se a sfilare il bulbo è lo stesso che fresa il bulbo sperando di fargli un solco da sigillare come se fosse un ponte in tek...posso capirlo!Ma se il lavoro lo fa qualcuno che non si è improvvisato esperto dall'oggi al domani, allora sarà ben difficile che uno scafo si delamini per un operazione del genere!
Comunque ognuno è certamente libero di fare ciò che vuole sulla propria barca, anche di farsi fresare lo scafo, anche se continuo a pensare che sfilare un prigioniero e sigillare bene sia molto piu semplice, e il sigillante impedirebbe comunque all'acqua di entrare tra scafo e controstampo...

Caro Estrovelico,
riguardo la tua competenza in generale già avevo avuto i miei dubbi tempo addietro in una discussione riguardol'Awl grip....ma a differenza tua, trattandosi di un libero forum dove tutti esprimono il loro parere, le mie considerazioni me le tengo per me....
Poi nei giorni scorsi riguardo il campione di Compensato marino di Rovere ugualmente ti sei espresso in maniera maleducata e arrogante nei miei confronti....
E il buon Giorgio dietro ora ti fà spalla divertito....
Io veramente con persone come te, che non capiscono il mio intervento,capisco perchè la gente è scettica e restia quando deve affidare i lavori a presunti artigiani e/o ditte come mi sembra di capire tu sia....
Ma vedi per la mia natura paziente e anche per la funzione che ogni nostro contributo apporta al forum a chi meno conosce, a te (presunto mammasantissima della nautica),che si permette di tirare e sparare giudizi su altri, e anche a Giorgio mi permetto di raccontare come si bulba una barca.
Lo faccio anche per il beneficio di tutti gli Adv.
Tralasciando le fasi di allineamento, centratura etc, ogni bulbo/deriva o pinna che dir si voglia, è solidale allo scafo a mezzo fissaggio meccanico e collante/siggilante.
Proprio dovuto alla differente natura dei materiali e sopratutto delle sollecitazioni ricevute, è consuetudine creare un giunto d'incollaggio che sia elastico. Proporzionalmente alla superficie d'unione e alla profondità del giunto si determina il coefficente d'elasticità e sopportazione degli stress dovuti sopratutto dagli sbandamenti in navigazioni impegnative, dell'unione scafo/bulbo.
Io personalmente avendo bulbato alcune barche anche con lame importanti, e velleità veliche superiori a la maggior parte delle barche di serie, procedo con la siggillatura ove, o in sospensione o a mezzo di apposita taccatura la pinna sia distante dallo scafo tra 8 e 10mm, in alcuni casi anche 12 mm. Secondo la temperatura,solamente almeno due giorni dopo,quando il sika ha reticolato,procedo con il serraggio dei prigionieri,che avrò a suo tempo 'appuntato' e naturalmente avevo previamente montato con la contropiastra se prevista.
Risultato:
Quando serro i fissaggi meccanici il giunto avrà uno spessore quasi invariato e oltre a svolgere la sua funzione d'unione fungerà anche da guarnizione, poichè aumenterà di volume anche contro i perni.
Se invece il bulbo lo avrebbero montato a Rimini, incaricando il lavoro al tuo splendido genio e alla tua 'conoscenza', e secondo la tecnica che scrivi, oppure da Giorgio che con il suo sorriso sembrerebbe approvare la tua tecnica, succederebbe che il sika fresco, al serraggio dei bulloni uscirebbe completamente, rimanendo solo un sottile velo tra lo scafo e la sezione della pinna, e alle sollecitazioni dovute alla forza di raddrizzamento dello stesso troverà prima o poi, irrimediabilmente delle vie d'acqua, non essendo stato 'creato' appunto, il 'giunto'.
Capisco e deduco dalla tua risposta che non conosci tutti gli utensili in uso ai professionisti, ma esistono portafrese verticali sia elettriche che pneumatiche e una gamma infinita di frese e utensili anche con cuscinetti guida per fare proprio questi lavori.....E quindi considera questi lavori impossibili!!!
Ci tengo a precisare, al fine che tu non ti permetta più a dare giudizi sul mio conto, che riguardo la mia competenza e professionalità il mio profilo è completo di nome e cognome e quindi facilmente comprovabile e referenziabile con gli strumenti che oggi offre la rete.
Al contrario di te sappiamo tutti poco, presentati chiaramente!
Tanto vi dovevo,
in primis agli Adv,
Saluti,
Luca
[/quote]


Luca grazie x il tuo intervento. X me spiegazione eccellente e professionale.
15-05-2012 21:22
Trova tutti i messaggi di questo utente Cita questo messaggio nella tua risposta
Rispondi 


Discussioni simili
Discussione: Autore Risposte: Letto: Ultimo messaggio
  Sigillatura definitiva sartiame. Consigli ??? DIAKOPES 7 634 20-08-2024 21:35
Ultimo messaggio: kavokcinque
  Perni deriva enzonik 23 3.885 15-05-2024 22:06
Ultimo messaggio: oceanis32
  Deriva da ripristinare mpxy_pc 9 583 15-05-2024 10:51
Ultimo messaggio: mpxy_pc
  Rinviare il rinnovo del coppercoat kitegorico 8 718 11-05-2024 19:54
Ultimo messaggio: ibis
  prigionieri deriva Gaetano Russo 0 441 05-03-2024 21:52
Ultimo messaggio: Gaetano Russo
  antivegetativa deriva in ghisa Gabriele53 4 613 07-02-2024 13:45
Ultimo messaggio: bullo
  Problema deriva mobile Salvo Dea 4 1.005 25-08-2023 10:24
Ultimo messaggio: Salvo Dea
  Sigillatura perimetrale chiglia/scafo, meglio 3M o Sika pakovero 17 2.393 04-04-2023 16:37
Ultimo messaggio: mlipizer
  bulloni deriva ruggini Nico 7 1.298 01-04-2023 15:26
Ultimo messaggio: Nico
  Antivegetativa sopra la Coppercoat Capitanmano 13 1.657 27-03-2023 23:01
Ultimo messaggio: bludiprua

Vai al forum:


Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)