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27-09-2013, 14:01
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 21-11-2013, 14:55 da Nessuno 38.)
Le eliche si caratterizzano per almeno 4 parametri essenziali : numero di pale, diametro, passo e As/Ad (Area sviluppata/Area disco). Tralascio qui gli altri parametri, come la sagoma della pala.
Le eliche a 3 pale sono universalmente preferite.
Le metodiche di calcolo possono rifarsi a Tizio, Caio o Sempronio, ma non distinguono tra fisse e orientabili.
Ampia l’offerta di eliche a pale fisse di serie e da magazzino, ma all’occorrenza vengono fornite su misura direttamente dai produttori sulla base dei parametri forniti dal committente o messe a misura da mani esperte.
Diversa la situazione con le eliche a pale orientabili.
I diametri sono in genere standardizzati per necessità della produzione in serie, ma possono essere chiesti a misura o modificati da mani esperte.
La regolazione del passo può essere micrometrica (Es.: Variprop) o a scatti prefissati (Es.: Maxprop, J-Prop).
As/Ad è uno per ogni costruttore o meglio ogni costruttore ha il suo.
Da quanto precede discende che :
• queste eliche non sono tutte uguali,
• la differenza la fa il valore di As,
• la differenza la fa il sistema di variazione del passo.
Tali differenze impongono scelta oculata e non viziata dalla “simpatia” per l’uno o l’altro costruttore o dalle chiacchiere del vicino di posto barca.
Titolo modificato: si prega di NON usare il MAIUSCOLO per tutto il titolo... Grazie
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E allora quale montare...............????
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[quote]GT ha scritto:
E allora quale .]
Ogni barca ha la sua elica e l'elica è come un vestito su misura.
La risposta non può prescindere dalla conoscenza dei dati sotto richiesti.
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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 28-09-2013, 04:55 da mckewoy.)
il verso.
io accosto all'inglese a sinistra e l'elica destrorsa mi facilita l'accostata a marcia indietro. molte delle 'vasche da bagno' con singolo motore fuoribordo mettono la timoneria al centro-sinistra quando l'elica è destrorsa per compensarne la coppia.
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Provo a portare la discussione su un tema meno 'pubblicitario', con una piccola domanda OT:
la settimana scorsa ero al timone di una barca di un amico, con elica tripala orientabile (non conosco la marca né il modello). Entro in porto al minimo, tolgo la marcia ad una quindicina di metri dalla Imarroncinichegalleggiano.... davanti, inserisco la retro al minimo. La barca non rallenta minimamente. Aumento con la retro. Niente, la barca continua ad avanzare. Do quasi fondo alla retro. La barca accelera in avanti in modo molto vistoso.
Chi mi guardava in quel momento mi ha visto sbiancare. 
Urlo all'uomo a prua che la barca non prende la retro.
Levo la marcia. Rimetto la retro e affondo sul gas. La barca si ferma di colpo a non più di due metri dalla Imarroncinichegalleggiano.....
Me la sono fatta sotto.
Che può essere successo? Che le pale non si siano orientate correttamente alla prima retro?
Da quel momento, prima di entrare in un qualsiasi porto, ho provato prima a far entrare la retro, e dopo sono entrato.
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Citazione:epeter ha scritto:
Provo a portare la discussione su un tema meno 'pubblicitario', con una piccola domanda OT:
la settimana scorsa ero al timone di una barca di un amico, con elica tripala orientabile (non conosco la marca né il modello). Entro in porto al minimo, tolgo la marcia ad una quindicina di metri dalla Imarroncinichegalleggiano.... davanti, inserisco la retro al minimo. La barca non rallenta minimamente. Aumento con la retro. Niente, la barca continua ad avanzare. Do quasi fondo alla retro. La barca accelera in avanti in modo molto vistoso.
Chi mi guardava in quel momento mi ha visto sbiancare. 
Urlo all'uomo a prua che la barca non prende la retro.
Levo la marcia. Rimetto la retro e affondo sul gas. La barca si ferma di colpo a non più di due metri dalla Imarroncinichegalleggiano.....
Me la sono fatta sotto.
Che può essere successo? Che le pale non si siano orientate correttamente alla prima retro?
Da quel momento, prima di entrare in un qualsiasi porto, ho provato prima a far entrare la retro, e dopo sono entrato.
sarei curioso dell'ultimo ingrassaggio, lo dico perché se la barca ormeggia per tanto tempo in un luogo dove è facile la vegetazione  , potrebbe essere uno dei motivi per cui è capitato appena mollati gli ormeggi.
Io la posseggo e forse appena la capisci sai come si comporta e i problemi che capitano quando la barca staziona
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28-09-2013, 01:21
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 28-09-2013, 01:25 da Nessuno 38.)
Citazione:epeter ha scritto:
Provo a portare la discussione su un tema meno 'pubblicitario',
Parlando esclusivamente di tecnica, non vedo dove sia la pubblicità, mentre vedo voglia di 'scherzare' su cose serie!
Citazione:epeter ha scritto:
... Rimetto la retro e affondo sul gas. La barca si ferma di colpo a non più di due metri dalla Imarroncinichegalleggiano.....
Me la sono fatta sotto.
Che può essere successo? Che le pale non si siano orientate correttamente alla prima retro?
Da quel momento, prima di entrare in un qualsiasi porto, ho provato prima a far entrare la retro, e dopo sono entrato.
Difficile che al minimo ed in presenza di abbrivio le pale cambino orientamento. Questo infatti è contrastato dall'abbrivio. Di qui la necessità di dare gas insieme all'innesto della retro. S.E.&O.
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Citazione:mckewoy ha scritto:
il verso.
io accosto all'inglese a sinistra e l'elica destrorsa mi facilita l'accostata a marcia indietro. molte delle 'vasche da bagno' con singolo motore fuoribordo mettono la timoneria al centro-sinistra quando l'elica è destrorsa per compensarne la coppia.
nessuno è intervenuto. intervengo io per amore di esattezza.
[hide] ![[Immagine: 2013927225147_01-15.jpg]](http://www.amicidellavela.it/uploads/avatars/mckewoy/2013927225147_01-15.jpg) [/hide]
se l'elica è destrorsa, per compensare la coppia dell'elica, la timoneria sta al centro-dritta .
si nota il mio orientamento politico    .
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A maggior chiarimento riprendo l’argomento iniziale per evidenziare:
1. Ø 300 – 350 : differenza +16,7 % non compensabile con variazione del passo,
2. Ø 350 – 400 : differenza +14,3 % non compensabile con variazione del passo,
3. Ø 400 – 450 : differenza +12,5 % non compensabile con variazione del passo,
4. Ø 450 – 500 : differenza +11,1 % non compensabile con variazione del passo,
5. Ø 500 – 550 : differenza +10,0 % non compensabile con variazione del passo,
6. Ø 550 – 600 : differenza + 9,0 % non compensabile con variazione del passo,
e questo indipendentemente dal sistema di variazione del passo.
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Citazione:epeter ha scritto:
Provo a portare la discussione su un tema meno 'pubblicitario', con una piccola domanda OT:
la settimana scorsa ero al timone di una barca di un amico, con elica tripala orientabile (non conosco la marca né il modello). Entro in porto al minimo, tolgo la marcia ad una quindicina di metri dalla Imarroncinichegalleggiano.... davanti, inserisco la retro al minimo. La barca non rallenta minimamente. Aumento con la retro. Niente, la barca continua ad avanzare. Do quasi fondo alla retro. La barca accelera in avanti in modo molto vistoso.
Chi mi guardava in quel momento mi ha visto sbiancare. 
Urlo all'uomo a prua che la barca non prende la retro.
Levo la marcia. Rimetto la retro e affondo sul gas. La barca si ferma di colpo a non più di due metri dalla Imarroncinichegalleggiano.....
Me la sono fatta sotto.
Che può essere successo? Che le pale non si siano orientate correttamente alla prima retro?
Da quel momento, prima di entrare in un qualsiasi porto, ho provato prima a far entrare la retro, e dopo sono entrato.
Mi è capitata la stessa identica cosa, ahimè con minor fortuna, visto che ho ammaccato la mia barca e quella incolpevole che mi ha fermato. Dopo un bel po' di peripezie ed un bel mucchio di quattrini spesi inutilmente, ho scoperto che il problema era nella leva dell'acceleratore (Ultraflex B85). In pratica, a causa dell'usura, il fermo che è sulla leva (e che impedisce di mettere la marcia avanti se la leva viene urtata accidentalmente)dopo che è stata innestata la marcia avanti, spinge la leva stessa verso l'esterno mandandola in folle. Quindi la leva si muove liberamente avanti e indietro agendo sull'acceleratore, senza però spostare il comando del cambio che rimane innestato sulla marcia avanti. Non credo di essere stato chiaro, però ti consiglio di dire al tuo amico di dare una bella controllata alla leva dell'acceleratore, specie se è uguale alla mia, prima che qualcuno si faccia male... Ciao !
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Quanto riferisce mdf sarebbe accaduto anche con elica a pale fisse !!!
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Ultraflex B183 leggermente diversa dalla tua, ma stesso identico problema. Mettendo la leva in folle è successo diverse volte che non uscisse più dal folle, come se andasse a vuoto, ma comunque l'acceleratore andava, e non entra più la marcia nè avanti nè indietro. Noi il pontile l'abbiamo preso... con danni per fortuna non troppo seri. La leva era relativamente nuova (2 anni e mezzo). Fatta smontare dal meccanico e fatta lubrificare, mai piu successo.
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Citazione:Nessuno 38 ha scritto:
Citazione:epeter ha scritto:
Provo a portare la discussione su un tema meno 'pubblicitario',
Parlando esclusivamente di tecnica, non vedo dove sia la pubblicità, mentre vedo voglia di 'scherzare' su cose serie!
Citazione:epeter ha scritto:
... Rimetto la retro e affondo sul gas. La barca si ferma di colpo a non più di due metri dalla Imarroncinichegalleggiano.....
Me la sono fatta sotto.
Che può essere successo? Che le pale non si siano orientate correttamente alla prima retro?
Da quel momento, prima di entrare in un qualsiasi porto, ho provato prima a far entrare la retro, e dopo sono entrato.
Difficile che al minimo ed in presenza di abbrivio le pale cambino orientamento. Questo infatti è contrastato dall'abbrivio. Di qui la necessità di dare gas insieme all'innesto della retro. S.E.&O.
Se le pale non cambiano orientamento l' elica si comporta come un'elica a pale fisse, e quindi la marcia indietro è comunque efficace. L' efficacia sarà proporzionale ai giri del motore, e quindi sarà modesta al minimo, ma sarebbe altrettanto modesta se le pale avessero compiuto tutta la loro rivoluzione.
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Citazione:Stefano Di ha scritto:
Se le pale non cambiano orientamento l' elica si comporta come un'elica a pale fisse, e quindi la marcia indietro è comunque efficace. L' efficacia sarà proporzionale ai giri del motore, e quindi sarà modesta al minimo, ma sarebbe altrettanto modesta se le pale avessero compiuto tutta la loro rivoluzione.
Ma sei proprio sicuro ?
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23-11-2013, 02:50
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 23-11-2013, 04:51 da Nessuno 38.)
Riprendo l'argomento iniziale per evidenziare che tra le eliche più nominate ce n'è una particolarmente sconsigliabile.
Il quadro sotto riportato ne evidenzia le ragioni: i salti di passo effettivo tra uno scatto ed il successivo, salto che rende molto difficile un'accettabile combinazione con il diametro migliore.
J-PROP
Ø 16'
scatti / diff. in mm
01 ...... 0,00
02 ...... 32,18
03 ...... 32,43
04 ...... 32,86
05 ...... 33,43
06 ...... 34,13
07 ...... 35,02
08 ...... 36,09
09 ...... 37,37
10 ...... 38,87
11 ...... 40,67
12 ...... 42,74
13 ...... 45,21
14 ...... 48,06
15 ...... 51,44
16 ...... 55,42
Differenza di passo in mm tra uno scatto ed il precedente.
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Come spero si sappia non vendo nulla.
A chi mi chiede se tra Ewol, Jprop, Kiwi, Maxprop, Autoprop e vai con le marche, ripeto che ho le mie idee ma non le esplicito. Non è corretto verso il forum.
Per venire all'ultimo post di Nessuno vorrei far notare che sarebbe più istruttivo (per completezza) fare un simile esame comparativo tra le diverse marche.
Saluti
"Mi chiamo Wolf, risolvo problemi"
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