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Leggo in Imarroncinichegalleggiano.... da Albert: la randa steccata full batten dura piú della semi steccata. Parllando di vele da crociera domando allora : quali sono gli altri pro e i contro della randa semisteccata vs la randa steccata:
io ora ho una semisteccata e avevo una steccata, dunque comincio:
Semisteccata: migliori regolazioni, specie con venti leggeri. Più facile da disarmare,..
Steccata: mantiene meglio la forma nel tempo. Ha bisogno di meno regolazioni. Più facile da ammainare e riporre nel lazy jack...
Ps: le domande nn sono accademiche perché sto già pensando alla prossima vela.
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Citazione:Messaggio di strega
Semisteccata: migliori regolazioni, specie con venti leggeri.
Vero, ma bisogna saperle fare  ; con venti leggeri ed in andature portanti è più difficile mantenere una forma e una superficie estesa come con la full.
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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i Responsabili. chissà quanto pagarebbero per essere comprati
mi dispiace aver venduto la Gitana ma son contento
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"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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Io non direi 'maggior possibilità di regolazione', ma solamente che le regolazioni sono più immediatamente . a parità di materiale.
Gli unici svantaggi della full-batten sono il maggior costo, il fatto che oltre una certa misura richieda i carrelli, e il peso. Per il resto ha solo vantaggi.
D'altronde tutte le barche ad alte prestazioni hanno vele full-batten, quando non le hanno . in quest'ultimo caso è ancor più difficile capire quando la randa 'punge'
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02-09-2013, 03:46
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 02-09-2013, 04:49 da strega.)
'le regolazioni sono più immediatamente visibili'
Molto interessante IMO, Albert!
Potresti spiegare?
Che regolazioni si riescono a fare altrettanto bene con la steccata, e come?
Penso p es al grasso... Vale sempre lo stesso discorso drizza, tesabase, cunningham.. belin...?
È perché dici che con stecche corte sono solo 'più immediatamente visibili', e che cioè , se capisco bene, con la full batten sono + o- le stesse ma si vedono meno. è più difficile misurarle.?
Insomma, dammi qualche ragione forte per tornare alla randa steccata
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02-09-2013, 21:15
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 02-09-2013, 21:16 da albert.)
Citazione:strega ha scritto:
'le regolazioni sono più immediatamente visibili'
Molto interessante IMO, Albert!
Potresti spiegare?
Che regolazioni si riescono a fare altrettanto bene con la steccata, e come?
Penso p es al grasso... Vale sempre lo stesso discorso drizza, tesabase, cunningham.. belin...?
È perché dici che con stecche corte sono solo 'più immediatamente visibili', e che cioè , se capisco bene, con la full batten sono + o- le stesse ma si vedono meno. è più difficile misurarle.?
Insomma, dammi qualche ragione forte per tornare alla randa steccata 
Per il 'più visibile' mi riferivo ad esempio al fatto che se con poco vento la randa prende il backwind della balumina del genoa, con le stecche te ne accorgi dopo, perchè il tessuto non fa la 'bolla'; oppure quando con uno svergolamento eccessivo la parte alta della randa fileggia, con la full-batten il fenomeno si evidenzia solo quando le stecche riescono a fare la S.
Per quanto riguarda le regolazioni, la full-batten risponde meglio a tutte le regolazioni relative all'attrezzatura (sartie, belin), poichè anche la compressione sulle stecche da parte dell'albero ha la sua parte nel dare la forma desiderata alla randa.
Le regolazioni relative alle manovre correnti (drizza, tesabase, cunningham) si estendono meno nel corpo della vela perchè devono transitare attraverso le stecche, ma in generale non cambia nulla. Un unico 'appunto': lo spostamento del grasso in base ai carichi, sia nella full che nella short batten dipende dal materiale e dal taglio e non dalla lunghezza delle stecche.
In effetti c'è una certa 'inerzia' relativamente alla quantità di svergolamento che si può dare alla vela, se questo non era stato previsto, perchè i trapezi di vela compresi tra le stecche, sotto una certa intensità di vento, risultano poco deformabili: dunque la randa con poca pressione tende ad assumere la forma di progetto.
Se il progetto viene fatto come si deve  , la fb assume la forma corretta e con poco (e tanto) vento è superiore in prestazioni alla . il progetto non è corretto, certo è più facile rimediare agli errori con le manovre se di mezzo non ci sono le stecche......
Spero di essere stato . chiedi....
Ciao
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02-09-2013, 21:35
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 02-09-2013, 21:38 da strega.)
Citazione:albert ha scritto:
Spero di essere stato . chiedi....
Ciao
Chiarissimo, grazie... ero passato alla semisteccata per, diciamo così, raffinare l'uso delle manovre correnti. E in effetti, come dici tu, con quel tipo di attrezzatura, gli errori (svergolamento sbagliato, vela che punge ecc...) si notano immediatamente.
Ma, forte anche della tua opinione, quando sarà finita la carriera della mia randa attuale penso di tornare alla steccata, e di far buon uso di ciò che ho scoperto con una vela, quella a stecche corte, che non perdona perdona meno gli errori ;-)
j
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11-11-2013, 01:21
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 12-11-2013, 14:14 da BornFree.)
Salve amici velisti e velai,
riapro questo 3D perché penso che i miei dubbi siano attinenti...
Parlando di vele in dacron 100% crociera .....
Quali segnali di usura macroscopici da col tempo una randa full batten ?
Per esperienza personale in una randa convenzionale si osserva che oltre ad un generale spanciamento le stecche cominciano a 'puntare' indice che la zona balumina si è allungata piu' della restante parte della vela.
Cosa accade invece in una randa full batten?
Grazie a tutti e buon vento
BornFree
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Per quel che può valere la mia esperienza,la mia prima fullbatten in dacron da crociera ha resistito perfettamente negli anni spanciandosi in modo impercettibile e perdonandomi il pressappochismo a volte usato in crociera nelle regolazioni . Mentre il fiocco sentiva l'usura del tempo,la coetanea randa no proprio secondo me risparmiata dalle stecche lunghe. L'ho cambiata con una simile ,dopo che me l'avevano rubata!
Più in alto sale la .ù fa vedere il posteriore! ( De Montaigne)
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Il tessuto di una vela con il tempo si deforma stabilmente, sia che sia una full batten che una semi o short.
Tra me e il mare comanda il tempo...
Leandro
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la mia full batten da crociera in (buon) dacron ha 3 anni. danni visibili: si è staccato un filetto segnavento e si è aperto un buchino sulla tasca della prima stecca all'altezza dello sfregamento con le sartie alte.
soluzione: nuova variopinta strisciolina di tela da spi per il primo danno, una pezzetta 10x10 di dacron adesivo per la seconda.
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14-09-2014, 21:51
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 14-09-2014, 21:52 da albert.)
Tanto per argomentare la mia affermazione riportata in testa alla discussione.
Un conto è la "naturale" lenta perdita del profilo della vela, comune a qualsiasi tipologia di vela in tessuto e causata dalla perdita di aderenza reciproca dei fili di trama ed ordito; un'altro è l'usura dovuta all'appoggio ed alla compressione delle stecche corte sul tessuto e l'effetto "fil di ferro" sulle fibre causato dal fatto che la fascia delle stecche crea una cerniera alla fine della zona da queste irrigidita e che logora il tessuto molto in fretta.
La mia affermazione dunque è relativa a questa seconda non trascurabile problematica.
Ciao
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14-09-2014, 23:06
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-09-2014, 09:14 da osef.)
(14-09-2014, 21:51)albert Ha scritto: Tanto per argomentare la mia affermazione riportata in testa alla discussione.
Un conto è la "naturale" lenta perdita del profilo della vela, comune a qualsiasi tipologia di vela in tessuto e causata dalla perdita di aderenza reciproca dei fili di trama ed ordito; un'altro è l'usura dovuta all'appoggio ed alla compressione delle stecche corte sul tessuto e l'effetto "fil di ferro" sulle fibre causato dal fatto che la fascia delle stecche crea una cerniera alla fine della zona da queste irrigidita e che logora il tessuto molto in fretta.
La mia affermazione dunque è relativa a questa seconda non trascurabile problematica.
Ciao Me ne sono accorto anch'io purtroppo (randa kevlar).
Ho messo quindi delle toppe dove puntano le stecche. Risultato: delle piccole pieghe longitudinali. Ma soprattutto la sensazione di aver irrigidito quella zona e vedere, da sottovento, un vero e proprio spigolo tra la punta della stecca e la toppa. Ora proveró a rastremare le stecche ma ho paura di non riuscire piú a portare in avanti il grasso. Mi sbaglio?
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(02-09-2013, 21:15)albert Ha scritto: Citazione:strega ha scritto:
'le regolazioni sono più immediatamente visibili'
Molto interessante IMO, Albert!
Potresti spiegare?
Che regolazioni si riescono a fare altrettanto bene con la steccata, e come?
Penso p es al grasso... Vale sempre lo stesso discorso drizza, tesabase, cunningham.. belin...?
È perché dici che con stecche corte sono solo 'più immediatamente visibili', e che cioè , se capisco bene, con la full batten sono + o- le stesse ma si vedono meno. è più difficile misurarle.?
Insomma, dammi qualche ragione forte per tornare alla randa steccata 
Per il 'più visibile' mi riferivo ad esempio al fatto che se con poco vento la randa prende il backwind della balumina del genoa, con le stecche te ne accorgi dopo, perchè il tessuto non fa la 'bolla'; oppure quando con uno svergolamento eccessivo la parte alta della randa fileggia, con la full-batten il fenomeno si evidenzia solo quando le stecche riescono a fare la S.
Per quanto riguarda le regolazioni, la full-batten risponde meglio a tutte le regolazioni relative all'attrezzatura (sartie, belin), poichè anche la compressione sulle stecche da parte dell'albero ha la sua parte nel dare la forma desiderata alla randa.
Le regolazioni relative alle manovre correnti (drizza, tesabase, cunningham) si estendono meno nel corpo della vela perchè devono transitare attraverso le stecche, ma in generale non cambia nulla. Un unico 'appunto': lo spostamento del grasso in base ai carichi, sia nella full che nella short batten dipende dal materiale e dal taglio e non dalla lunghezza delle stecche.
In effetti c'è una certa 'inerzia' relativamente alla quantità di svergolamento che si può dare alla vela, se questo non era stato previsto, perchè i trapezi di vela compresi tra le stecche, sotto una certa intensità di vento, risultano poco deformabili: dunque la randa con poca pressione tende ad assumere la forma di progetto.
Se il progetto viene fatto come si deve , la fb assume la forma corretta e con poco (e tanto) vento è superiore in prestazioni alla . il progetto non è corretto, certo è più facile rimediare agli errori con le manovre se di mezzo non ci sono le stecche......
Spero di essere stato . chiedi....
Ciao Sì sei stato chiaro, ma non ci sono anche le stecche da regolare?
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(15-09-2014, 15:31)edramon Ha scritto: ..........ma non ci sono anche le stecche da regolare?
Sì, le stecche sono da regolare, ma so di darvi una grossa delusione dicendo che non si deve fare così di frequente come si penserebbe e che non ha effetti così eclatanti.
Una volta regolata la tensione tra il punto in cui scompaiono le pieghe verticali e quello in cui iniziano a comparire quelle parallele alla stecca, quest'ultima si "adagerà" sulla forma della vela trasferendo la compressione della balumina direttamente sul carrello appoggiato all'albero, senza stressare il tessuto che sta in mezzo, che si limita a seguire la curva della tasca.
Se il progetto non è corretto e nella vela c'è troppo giro d'inferitura, per evitare il canalone verticale che si forma, si potrà ovviare riducendo la tensione delle stecche, ma il tessuto in eccesso formerà delle pieghe verticali; se invece il giro è scarso, si potrà aumentare la tensione, ma compariranno delle pieghe orizzontali causate dalla eccessiva tensione sul tessuto lungo la stecca.
Ciao
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(15-09-2014, 19:13)albert Ha scritto: (15-09-2014, 15:31)edramon Ha scritto: ..........ma non ci sono anche le stecche da regolare?
Sì, le stecche sono da regolare, ma so di darvi una grossa delusione dicendo che non si deve fare così di frequente come si penserebbe e che non ha effetti così eclatanti.
Una volta regolata la tensione tra il punto in cui scompaiono le pieghe verticali e quello in cui iniziano a comparire quelle parallele alla stecca, quest'ultima si "adagerà" sulla forma della vela trasferendo la compressione della balumina direttamente sul carrello appoggiato all'albero, senza stressare il tessuto che sta in mezzo, che si limita a seguire la curva della tasca.
Se il progetto non è corretto e nella vela c'è troppo giro d'inferitura, per evitare il canalone verticale che si forma, si potrà ovviare riducendo la tensione delle stecche, ma il tessuto in eccesso formerà delle pieghe verticali; se invece il giro è scarso, si potrà aumentare la tensione, ma compariranno delle pieghe orizzontali causate dalla eccessiva tensione sul tessuto lungo la stecca.
Ciao
Sacrosanto! Chi a vela ci va queste cose le ha senz'altro vissute...
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Leandro
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(14-09-2014, 23:06)osef Ha scritto: ....... la sensazione di aver irrigidito quella zona e vedere, da sottovento, un vero e proprio spigolo tra la punta della stecca e la toppa. Ora proveró a rastremare le stecche ma ho paura di non riuscire piú a portare in avanti il grasso. Mi sbaglio?
Il grasso in sè non dipende dalla rigidità della stecca; se le stecche hanno però creato una gobba nel profilo, difficilmente una modifica della sola stecca migliorerà la situazione.
A volte le stecche sbagliate possono accelerare il degrado della zona dove puntano.
Sono raccomandate stecche rastremate di tipo "leech" che hanno la punta morbidissima. Oltre alle rbs che vanno per la maggiore sulle vele da regata e sono indistruttibili, ora c'è un discreto prodotto cinese che costa molto meno.
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Ahhh... CE - china export [emoji15]
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