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17-07-2015, 16:25
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 17-07-2015, 16:25 da utente non piu' attivo.)
Poiché il cantiere mi ha messo in acqua la barca dimenticandosi di stringermi il perno più a poppa del bulbo, mi sono immerso e ho trovato la lesioncina sull'attacco bulbo scafo. Lasciamo perdere l'incazzatura, uno fa tanto per dare la coppercoat e alla fine per superficialità dei cantieri, finisci per alarla anche più di una volta l'anno.....
Mi chiedevo, e chiedo ai più esperti, se è possibile dare una stretta al perno con barca in acqua, senza che il bulbo poggi.
Grazie
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17-07-2015, 17:44
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 17-07-2015, 17:52 da mauimaui.)
Ci puoi provare, ma se l'acqua si è 'infiltrata ed è andata a toccare i perni ... sono di acciaio o di ferro galvanizzato?
Se sono di acciaio ricorda che l'acciaio ha bisogno di un ricambio di ossigeno costante per rirpristinare la protezione. Gli acciai per uso marino sono ricchi di cromo. In presenza di ossigeno il cromo forma uno spessore di ossido che protegge l'acciaio sottostante. In carenza di ossigeno questo non si rinnova e interviene una lenta corrosione dell'acciaio nei punti che sono più nascosti e difficili da ispezionare.
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(17-07-2015, 17:44)mauimaui Ha scritto: Ci puoi provare, ma se l'acqua si è 'infiltrata ed è andata a toccare i perni ... sono di acciaio o di ferro galvanizzato?
Se sono di acciaio ricorda che l'acciaio ha bisogno di un ricambio di ossigeno costante per rirpristinare la protezione. Gli acciai per uso marino sono ricchi di cromo. In presenza di ossigeno il cromo forma uno spessore di ossido che protegge l'acciaio sottostante. In carenza di ossigeno questo non si rinnova e interviene una lenta corrosione dell'acciaio nei punti che sono più nascosti e difficili da ispezionare.
Alé! Dopo questi chiarimenti adesso puoi veramente fare sonni tranquilli!
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no ma poi se si tratta di dare l'ultima tirata ,senza che il bulbo poggi un attimo non cavi un ragno dal buco
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Come non detto, devo alare nuovamente la barca perché nel vararla avranno urtato/strusciato col bulbo togliendo coppercoat e strato di epossidica sottostante, con ghisa già arruginita a vista.
Non ho parole
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alata di venerdi 17?
e cosa ti aspettavi che andasse tutto liscio?
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Frank chi é stato? Confessa!
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No, varata mercoledì, sto a sapri.
Che dite se i lavori li rifaccio a ottobre?
Magari esce fuori altro e faccio tutto in una volta.
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Ammettendo che tu abbia la forza per tirare ,tutto lo sforzo di questa ripresa del gioco eventuale ,cade sulla filettatura del prigioniero . Ora non ne conosco il diametro e il materiale ,ma se inox potresti favorire eventuali inizi di grippaggio,se zincato senz'altro favoriresti la " spellatura" dello zinco. Insomma non vale proprio la pena secondo me !
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Vieni dalle mie parti, ti indico io un paio di posti.
Ormeggi con l'alta marea, aspetti la bassa, fai lavoro e quando torna l'alta te ne vai.
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Per il come lavora quel cantiere, io ne starei alla larga. Ala da un'altra parte, che sappiano lavorare. A questi qui chiedi direttamente i danni. Letterina dell'avvocato. Oppure bevici sopra e dimenticali (dipende dalla tua incazzatura).
Io al minimo andrei da loro e pianterei un casino che mi sentano tutti.
Riguardo al bullone non stretto. Come ti ha detto mimita, se non sei poggiato sul bulbo, non puoi stringere. Gia' stringere un solo bullone senza verificare la sigillatura era un palliativo, ma con la forma del tuo bulbo, con meta' del peso che scarica su quel bullone, lascia perdere.
La corrosione di cui parla mauimaui e' piu' teorica che pratica. Si verifica a distanza di molti anni. Visto che hai fatto periziare la barca, e che ti hanno garantito (per iscritto vero?) che la barca e' sana, che non ci sono lesioni nella laminazione e che il bulbo non e' distaccato in modo strutturale, puoi farti tranquillamente la stagione. A fine stagione la ali in un cantiere serio e fai fare i lavori al cantiere sotto contratto (ovvero: specifica per bene cosa chiedi a loro e di cosa loro sono responsabili). Verifica che il cantiere abbia una assicurazione per i lavori che fa.
Se vuoi risolvere in modo definitivo devi disalberare, sbulbare e ripristinare la sigillatura completa tra scafo e bulbo. Sarebbe un'ottima idea ripristinare anche la complanarita' tra la pinna e lo scafo (si fa con stucchi epossidici).
Non ricordo se la tua barca usa bulloni o prigionieri con dadi. Se fossero prigionieri: cambierai tutti i prigionieri con altri nuovi in acciaio di grado uguale o superiore ed inserirai delle piastre di rinforzo maggiorate all'interno della barca, sotto i bulloni (o dadi).
Se invece tu avessi solo bulloni, potresti anche fare un mezzo lavoro, poggiando la barca sul bulbo e svitando uno alla volta i bulloni per verificarne lo stato ed eventualmente procedere alla sostituzione. Forse in questo modo potresti risparmiarti il disalberamento e lo sbulbamento, ma fatti assistere da un perito che si prenda la responsabilita' e metta la firma sui lavori eseguiti.
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Ma la strusciata l'hanno data su 10 metri di piazzale di asfalto? ...per far saltare in un solo colpo cc e fondo epossidico....
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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 18-07-2015, 10:37 da mauimaui.)
Ecco un articolo sul "Crevice Corrosion" dell'acciaio inossidabile:
.
Il sito è redatto da un metallurgo e include molti articoli sul comportamento dei metalli a bordo di una barca a vela.
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ma oltre a una piccola lesione sull'attacco pinna/scafo che altro ha la barca??
se lo spaventate così per una barca tranquilla di 5 anni, cosa suggerite a chi ha una barca un po' tiratina di 30 anni fa???
ciao
capa
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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 18-07-2015, 12:17 da mauimaui.)
(18-07-2015, 10:58)capatosta Ha scritto: ma oltre a una piccola lesione sull'attacco pinna/scafo che altro ha la barca??
se lo spaventate così per una barca tranquilla di 5 anni, cosa suggerite a chi ha una barca un po' tiratina di 30 anni fa???
ciao
capa
Ti racconto una storia: un mio vicino con una barca di circa vent'anni ha fatto fare carena dal cantiere e con la barca sull'invaso hanno notato che la giunzione tra chiglia e scafo piangeva acqua fino al giorno dopo l'alaggio. Questo succede quando il sigillo non tiene più e il tutto si riempie di acqua. Sigillare da fuori non garantisce che dentro sia asciutto. In più si vedeva che un po' di acqua entrava in sentina dai prigionieri della chiglia. Gli hanno raccomandato si togliere la chiglia e fare rifare il sigillo, lui ha preferito sigillare da fuori e andare avanti per un altro anno, "cosa vuoi che sia", diceva, "dopottuto i prigionieri sono di acciaio". L'anno dopo hanno ricontrollato la chiglia con la barca sollevata, spingendola lateralmente c'era un piccolo movimento che era evidenziato dal chiudersi e aprirsi del sigillo intorno alla giunzione. Messa sull'invaso hanno deciso di ritarare i dadi alla giusta coppia. Stretto il primo dado il prigioniero è saltato fuori completamente, si è spaccato. Fatto un altro stessa cosa. Erano tutti corrosi come nelle fotografie dell'articolo che ho postato nel mio messaggio precedente.
Alla fine il danno gli è costato una decina di migliaia di Euro perchè aveva la chiglia in piombo e i prigionieri non erano sostituibili senza rifondere la chiglia. Le chiglie in piombo hanno una struttura interna in acciaio che si estende per la maggior parte del volume ed è immersa nello stampo. Le chiglie in ghisa invece in genere hanno dei prigionieri che sono sostituibili o alternativamente dei bulloni.
Prima di fare lavoroni è meglio controllare se ci sono infiltrazioni di acqua in sentina dai prigionieri della chiglia. Se non ci sono è un buon segno, ma non garantisce che i prigionieri siano asciutti. Se acqua entra dai prigionieri è meglio rifare il sigillo, che comporta rimuovere la chiglia, o vendere la barca!
Tuttavia ho letto che se la chiglia è fissata con dei bulloni invece che dadi e prigionieri, è possibile rimuoverli uno a uno (chiaramente sull'invaso) e se necessario sostituirli, sigillandoli opportunamente dall'interno, così che la rimozione della chiglia non è necessaria anche se ci sono infiltrazioni (che comunque è meglio risigillare anche da fuori).
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..non essendo un BaFaria potresti dormire tranquillo...
(scusate.. ormai e' abitudine pensare cio' :-p )
Tuttologo da Imarroncinichegalleggiano....
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(18-07-2015, 10:58)capatosta Ha scritto: ma oltre a una piccola lesione sull'attacco pinna/scafo che altro ha la barca??
se lo spaventate così per una barca tranquilla di 5 anni, cosa suggerite a chi ha una barca un po' tiratina di 30 anni fa???
ciao
capa
Anch'io ho una barca tiratina del 92 e posso dirti che siccome costruire bulbi era anche nel mio mestiere, il fatto che sia ancora come nuovo dipende proprio dal fatto che non siano mai state fatte cose avventate.
Il pericolo più grande per bulloni in inox è proprio il grippaggio ( ps ..per questo quando si stringe un accoppiamento avvitato si gira il dado e si tiene fermo il bullone in modo che il dado sia libero il più possibile da carichi mentre scivola sul filetto che viene assimilato ad un piano inclinato. Niente paura quindi,ma attenzione ..si !
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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 18-07-2015, 12:58 da mauimaui.)
(18-07-2015, 12:16)SoulSurfer Ha scritto: ..non essendo un BaFaria potresti dormire tranquillo...
(scusate.. ormai e' abitudine pensare cio' :-p )
E neanche un Beneteau ... come Cheeky Rafiki:
.
Dal rapporto si apprende che non solo la chiglia si è staccata probabilmente a causa di un indebolimento dei prigionieri, ma che la struttura interna a matrice dei Beneteau tende a staccarsi dallo scafo.
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Grazie per le tante risposte.
Facciamo un po'di chiarezza. La barca è stata periziata,tutto per iscritto,non ha delaminazioni, il prigioniero di poppa andava stretto perché allentato, cosa da niente, ma andava fatta una stretta,perché così, col bulbo in sospensione, si è ricreata una piccola lesione del sigillante. Acqua in sentina mai entrata, quindi svitare tutti i prigionieri di una barca di 5 anni non la vedo una cosa ragionevole.
Ora hanno graffiato e scorticato varando con carrello sola spiaggia, non so come hanno fatto a fare un simile danno! Non ho mai voluto mettere avvocati in mezzo, forse ho sbagliato, mi fido troppo delle persone, ma ora sono davvero al limite della sopportazione, ho perdonato fin troppo.
ora chiedo: esiste una epossidica che si stende in immersione,qualcuno la conosce? Ne vale la pena o conviene aspettare a ottobre per rifare i ritocchi?
e se mettessi il multifiss?
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